Ogni giovedì ilballodelcervello.com ospita una mia rubrica cinematografica dal titolo “and the winner is…”, nella quale consiglio i film che credo valga la pena di vedere.
Non sopporto il carnevale. Ho sviluppato un odio per il travestimento che deve avere di certo radici profonde. Probabilmente nel fatto che mia madre, quando ero troppo piccolo e senza facoltà di decidere di me stesso, abusasse del suo potere facendomi indossare costumi da clown e da paggetto a metà fra l’osceno e il ridicolo. Una volta cresciuto, però, e questo me lo ricordo con incontenibile orgoglio, decisi che il carnevale poteva essere la mia occasione per mostrare al mondo il mio lato più oscuro. La mia primissima decisione da adulto fu quella di indossare una tuta da Visitors (l’originale del 1984, ma questa, data la mia età, è un’ovvia precisazione che faccio solo per amore dei tempi che furono). Quello era il mio Halloween, quando Halloween in Italia ancora non sapevamo cosa fosse. Me la sono fabbricata su misura per me, questa festa. La festa in cui poter essere horror e raccapricciante. Oggi che Halloween è arrivata anche in Italia, oggi che sono troppo vecchio per andare in giro a rischiare di venir picchiato mentre chiedo “dolcetto o scherzetto”, io mi ricordo della mia tuta da Visitors e sorrido. Poi mi preparo una ciotola enorme di pop corn e mi metto a letto, sotto le coperte, a guardare un film. Horror, naturalmente.
…and the winner is “Le colline hanno gli occhi“!
La Trama: La famiglia Carter decide di andare a trascorrere le proprie vacanze in roulotte a San Diego. Guidati da Big Bob (Ted Levine), poliziotto in pensione, ci sono sua moglie Ethel (Kathleen Quinlan) ed i loro figli, Lynn (Vinessa Shaw), Brenda (Emilie de Ravin) e Bobby (Dan Byrd). Con Lynn, la figlia maggiore, ci sono anche il marito Doug Bukowski (Aaron Stanford) e dalla loro bambina di pochi mesi, Catherine. Durante il viaggio, Big Bob decide di fare una deviazione, sicuro di poter abbreviare il percorso, ma i suoi calcoli sono sbagliati. Costretta a percorrere miglia di strada dissestata, la comitiva sarà obbligata a fermarsi quando il camper viene irrimediabilmente danneggiato da una catena di spuntoni metallici posta sulla carreggiata. Ben presto la famiglia Carter si accorgerà di non essere sola: nell’apparente deserto di colline che si perdono all’orizzonte qualcuno li sta spiando…
Parliamoci chiaro: Le colline hanno gli occhi di Alexandre Aja non è un capolavoro assoluto del cinema mondiale. E non vi cambierà la vita. Probabilmente potete condurre un’esistenza degna di essere assaporata anche se non vi capiterà mai di essere sottoposti alla sua visione. Ma se riusciamo ad aprire anche soltanto di pochissimo la mente scopriremo di essere di fronte a un horror degno di questo nome. Perché lo so che molti, cinefili in primis, considerano questo genere minore, o ne parlano comunque storcendo il naso. Se poi aggiungiamo che questa pellicola è un remake del 2006 (il film omonimo del 1977 è di Wes Craven), qualcuno avrà già girato lo sguardo dall’altra parte, e avrà smesso di leggere. Pregiudizi a parte, Le colline hanno gli occhi disgusta e spaventa abbastanza da essere il prescelto per questa settimana. Senza voler svelare troppo, perché gli spoilers terrorizzano gli internauti ancor più dei mostri, ci sono diversi motivi validi per i quali vale la pena di passare una serata di brividi con Big Bob e famiglia.
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