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Le colpe dei napoletani

Creato il 25 giugno 2011 da Silvanascricci @silvanascricci

Le colpe dei napoletani

“San Gennà che te sei ‘mbriacato, addostai?”

In questa frase è racchiusa la colpa principe dei napoletani sull’emergenza rifiuti.

Ora il “nuovo” san Gennaro è De Magistris (certo, se fossi stata in lui, mai avrei detto di ripulire la città in cinque giorni, che fa tanto miracolo berlusconiano); come se, una volta, nominato il santo giusto il cittadino napoletano avesse finito di svolgere i suoi compiti.

La situazione partenopea, figlia di tante cause, è anche colpa dei napoletani che non intuiscono, non capiscono che le guerre non si fanno solo per delega, ma impegnandosi e combattendo di persona giorno dopo giorno, senza mai mollare la presa.

Capisco che andare in guerra, a Napoli più di altrove, sia complesso, impegnativo e pericoloso, ma è l’unica strada percorribile.

Certo a Napoli, forse, più che altrove le diseguaglianze sociali pesano come un macigno, ma non è dando man forte a chi incendia i quartiere spagnoli che si esce dal disagio e dalla povertà, è soltanto una vendetta spicciola che incancrenisce ed ingigandisce il problema.

La criminalità organizzata specula e guadagna dalla situazione, al governo centrale fa gioco evitare di aiutare il comune per potere far crescere ulteriormente il disincanto dei cittadini, ai legaioli porta acqua elettorale il giurare di far volare sedie se qualche etto di spazzatura napoletana approda nelle terre padane, mentre si tace della spazzatura tossica che percorre la strada inversa, ma è proprio per tutte queste ragioni che i napoletani, soprattutto quelli delle classi sociali più deboli debbono prendere in mano la situazione.

Anzichè tacere, e nella peggiore delle ipotesi, aiutare tutti questi soggetti ad incendiare i sacchetti di immondizia o a sventrali, spargendo una semina di epidemia nei quartieri della Napoli bene dovrebbero presidiare le loro zone per impedirlo ed dovrebbero fare catene umane civili per uno sgombro dei rifiuti,  solo così la situazione migliorerebbe e, soprattutto, partirebbe il segnale di un’inversione di tendenza.

Perchè, come direbbe mio marito, se vuoi che san Gennaro ti aiuti a vincere alla lotteria, tu almeno fai lo sforzo di comprare il biglietto.



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