A quanto si legge, oggi il povero Alfano dovrebbe comunicare data e modalità sommarie delle cosiddette “primarie del Pdl”. Le “primarie del Pdl” appartengono a quel genere di eventi che possono essere classificati senza dubbio come una esilarante (basta scorrere la lista dei numerosi candidati per ridere) prova di autodistruzione. Vorrebbero cioè simulare l’esistenza di un’attitudine (ancor prima che una pratica) “democratica” in un partito nato solo per edificare una macchina di consenso popolare a sostegno degli interessi di un’unica persona. Il fatto che diversi milioni di imbecilli abbiano poi premiato col voto un simile disegno è una delle tante prove della miseria di questo Paese. Potevano comunque esserci molti modi per dichiarare finita (e fallita) l’esperienza politica del partito-azienda di Silvio Bancomat Berlusconi. Con le “primarie” si sta scegliendo (se lo sceglieranno davvero) il più comico – ma un finale comico non è forse la nemesi perfetta per chiudere una vicenda come quella del centrodestra italiano degli ultimi vent’anni?
P.S. Tra i candidati spicca la presenza di Michaela Biancofiore, la cordinatrice coccodè del Pdl locale che non è stata mai in grado di coordinare alcunché “in piccolo” e dunque giustamente ambiziosa di compiere sfaceli anche “in grande”.