Chi mi conosce bene sa che non amo correre, in generale. Sin da bambina cadevo sempre. Prima la bicicletta senza i pedali, poi i Rollerblade e gli sci…insomma, non me n’è andata bene una.
Ci sono invece ragazze che sin da bambine si sono mostrate propense alla velocità trasformando questa passione in un lavoro. Una di queste è Michela Cerruti, unica pilotessa a conquistare il gradino più alto del podio nella storia della Superstar Series e prima donna a vincere il Campionato Italiano Gran Turismo al Circuito del Mugello.
Sembra che Michela abbia avuto il suo primo contatto con la velocità alla tenera età di sei anni, sugli sci, sport in seguito praticato agonisticamente per dieci anni. Mentre io a cinque anni venivo inutilmente affidata a istruttori di sci e di pattinaggio infrangendo il mio sogno di fare una piroette alla Karolina Kostner, Michela conquistava vittorie su vittorie, dall’atletica leggera agli studi universitari. Questa giovane pilota è stata anche nominata da Santo Versace “Ambasciatrice del Sorriso della Fondazione Operation Smile Italia Onlus” che cura i bambini che nascono affetti da malformazioni facciali. Lo scorso giugno Michela è stata ad Ammam, in Giordania, per seguire la missione medica della Fondazione dove sono stati operati 120 bambini e alcuni piccoli pazienti palestinesi.
Non tutti siamo nati per correre, è una legge della natura alla quale mi sono rassegnata. O quasi. Non l’avrei mai detto fino all’ultimo istante in cui mi sono infilata in una BMW Z4, da cui sono fortunatamente uscita illesa. In occasione di una giornata organizzata insieme ad alcuni blogger e giornalisti presso il circuito di Quattroruote a Vairano, Michela Cerruti è riuscita a convincermi a salire sulla sua potente vettura…pare non andasse neanche al massimo della sua velocità. Così dicono. La realtà è che le curve mi hanno terrorizzata e il video che vedrete ne è la dimostrazione. Ma Michela è riuscita a trasmettermi comunque la sua grinta e la sua allegria, anche se su di me è visibile sotto forma di sorriso iperteso. Non ho di certo superato il mio rapporto difficile con la velocità, ma è un’esperienza che sicuramente mi ha fatto piacere vivere.
Non solo ho assaporato l’adrenalina di correre su un circuito insieme a Michela, ho anche indossato il suo mitico casco cartoon, rosa come la vettura che da sempre la caratterizza in pista consacrandola ufficialmente come la pilotessa più fashion dell’automobilismo mondiale.
A Zelda piace
Ci sono sfide nella vita che vale la pena di vincere. Per Michela non sono solo quelle in pista. La vittoria più bella per lei è stata quella di contribuire, donando parte del suo budget sportivo, alla missione di Operation Smile. Le auguriamo tante di queste vittorie.
Grazie a Operation Smile e alla professionalità e bravura dei suoi medici e infermieri, nel breve tempo in cui io corro una gara so che un bambino può già tornare a sorridere. Questa è senza dubbio la vittoria più bella della mia carriera. (Michela Cerruti)
©Andrea Palumbo
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