Quante cose possono cambiare in un anno.
Ripenso a dov'ero e guardo il mio riflesso in questa nuova finestra.
La radio passa una Rihanna di qualche tempo fa mentre mi godo un po' di fresco seduta a questo nuovo tavolo, con il mio primo calice di vino in questo topolocale.
Piccolo il giusto per non sentirmi troppo sola, grande abbastanza per contenere tutto di me.
Mancano all'appello ancora un po' di cose, tipo quel materasso che mi sembra troppo morbido e che verrà presto sostituito. Oppure la tv che lascia quel ripiano un po' troppo vuoto.
Però c'è la musica, ci sono i miei libri, i miei vestiti, le mie scarpe, i miei trucchi e il mio accappatoio.
Sentirsi libera in 40 mq.
Che lo sei veramente quando puoi girare per casa nuda e nessuno ti dice nulla.
Libera fino in fondo quando non devi aspettare di chiuderti in bagno per piangere.
Puoi essere semplicemente tu. Sempre.
Questa domenica ha avuto un sapore che devo ancora decifrare. È trascorsa tra le lenzuola pulite e il divano. Tra musica e parole, perché ero stanca e volevo godermi del sano fancazzismo dopo la sfaticata del saggio di ieri.
E toccare le 150 pagine in un solo giorno mi ha fatta sorridere.
Mi sono ritagliata anche uno spazio per tornare dai miei ed è buffo: è come avere due case.
Perché la bambina di casa è andata a vivere da sola ma non dimentica da dove viene. Anzi, sono sicura che inizierà una fase nuova anche nel rapporto con loro.
Starà a me fargli capire che non vivere più sotto lo stesso tetto non significa che li ho abbandonati.
Lo so, vi possono sembrare cose ovvie e potete anche dirmi "quante storie Olli!!", eppure sono tutte sensazioni nuove e belle.
Ecco la macchina infernale si è spenta. Questo è l'unico punto debole della catena. Io e lei non avremo un bel rapporto già lo so!