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Le diete come corrette abitudini alimentari

Creato il 04 agosto 2013 da Clara Pirovano
Nelle diete l'errore di fondo sovente è la convinzione che esista la dieta perfetta, oppure che la dieta che ha fatto perdere peso alle amiche “deve” assolutamente funzionare anche per noi.
Premessa: in una persona sana e con qualche chilo di troppo, non è necessario seguire una rigida dieta dimagrante per perdere quei chiletti in più, dai 2 ai 5 in genere.
Tuttavia si fa fatica a perderli oppure, se si perdono facilmente, si riprendono nel giro di pochi mesi se non addirittura di settimane.
Le diete come corrette abitudini alimentari
Sono principalmente due le ragioni per cui questo accade:
1. la dieta è stata così rigida da risultare mortificante. Così appena se ne vede l'uscita, si cominciano a riprendere tutte le abitudini errate precedenti, non facendo altro che ripristinare esattamente la situazione pre-dieta e quindi anche i chili.
2. il tempo: spesso la fretta e il poco tempo a disposizione ci impediscono di mantenere le abitudini acquisite durante le diete; è difficile avere sempre verdure e frutta fresca in casa, quando si fa la spesa una volta alla settimana. Ancora più difficile è trovare il tempo di prepararle.
Le verdure, cotte e crude, la frutta, i legumi e i cereali sono necessari per un'alimentazione sana. Si deve quindi partire da qui per capire che ancora prima di incominciare una qualsiasi dieta bisogna comprendere quali sono gli errori alimentari che abbiamo e cercare di limitarli.
Ecco perché la cosa migliore da fare per una persona sovrappeso è partire da quello che in genere è il punto di arrivo!
Cioè conoscersi, documentarsi su ciò che di sano è possibile inserire nella propria routine quotidiana un po' alla volta, per arrivare gradualmente ad un'alimentazione bilanciata (affidandosi ad un nutrizionista o ad un naturopata se necessario), e iniziare cambiando qualche piccolo schema quotidiano. Magari abbandonando gli snack usati come spuntino per abituarsi invece a mele o carote, ad esempio.
L'importante è non stravolgere da subito le proprie abitudini. Si deve essere graduali  sia nella scelta dei cibi che introduciamo, sia da un punto vista organizzativo. L'organizzazione è utile per entrare nell'ottica di dover preparare le verdure, i cereali o i legumi, per esempio la sera prima. Oppure se dopo tre giorni la scorta di verdura prevista è finita, allora anche la spesa settimanale deve essere rivista....
Senza darsi obiettivi da fame riducendo drasticamente le calorie, ma conoscersi attraverso i tempi che si hanno a disposizione e limitando ciò che è calorico, senza rinunciarvi del tutto.
Impariamo prima di tutto ad essere sinceri con noi stessi e con le nostre possibilità; se la dieta sarà “light” più probabilità avremo di farla durare nel tempo e di trasformarla nella nostra alimentazione abituale.
Credo che per le persone che hanno pochi chili da perdere, questo “meccanismo” possa veramente funzionare, perché si basa sull'acquisire nuove abitudini alimentari*, non su diete mortificanti sulle quali spesso sappiamo già in partenza che saranno un fallimento.
* chi è fortemente in sovrappeso o ha problemi di salute deve comunque rivolgersi ad un dietologo.

Articolo originale di Il tempo che vorrei - Naturopatia. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.


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