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Le diete non funzionano: e allora che si fa?

Creato il 31 gennaio 2013 da Lediablerose

Le diete non funzionano: e allora che si fa?Ne abbiamo parlato qualche tempo fa con Nicola Di Pietro, in questo post: le diete non funzionano. E allora, che si fa?
Io, personalmente, non sono mai stata propriamente “grassa”. Piuttosto rotonda, direi.
Circa 3 anni fa, dopo la mia seconda gravidanza, avevo deciso di asciugarmiun pelino in vista delle vacanze estive. È così che, su consiglio del mio allenatore di Pilates, ho riesumato un libro acquistato qualche anno prima, ma mai seguito seriamente: “Più belle con la zona” di Gigliola Braga.
Mi si è aperto un mondo: il libro illustra la dieta zona, che più che una dieta è uno stile di vita. E, devo dire, a me l'ha cambiata proprio.
In seguito poi ho approfondito il discorso leggendo una serie infinita di altri libri tra cui i più famosi dell'ideatore della zona, il biochimico Barry Sears.
Cominciamo sfatando un mito: la dieta zona NON è una dieta iperproteica. Semmai è una dieta ipoglucidica, ma in realtà limita solo i carboidrati ad alta densità (cereali ma soprattutto farine e zuccheri raffinati, patate, legumi) e comunque senza eliminarli mai.
Si basa sulla suddivisione dei nutrienti in base alla regola del 
40(carboidrati) - 30 (proteine) - 30 (grassi) in ogni pasto (in genere 5 o 6).

Le diete non funzionano: e allora che si fa?

Fonte www.formulazone.com

Dopo diverso tempo che seguo questo regime (non sempre, ma quasi), ormai lo seguo a spanne, nel senso che ho trovato combinazioni anche abbastanza “comode” da un punto di vista organizzativo.
Tipicamente la mia giornata alimentare è suddivisa nel seguente modo:
  • Colazione, consistente in latte (vaccino o di soia+agave, 200 gr) e müesli bilanciato enerzona (23 gr); oppure frittata di due uova con marmellata senza zucchero; oppure frittata di 2 albumi con una fetta di prosciutto e un frutto o due, a seconda della dimensione, più caffè misto orzo.
  • Spuntino, tipicamente una fetta di prosciutto o formaggio con un frutto piccolo e tre mandorle o altra frutta secca, oppure 80 gr di ricotta (una coppetta) con cannella e un cucchiaio di miele. Se sono fuori un cappuccino di solito mi basta.
  • Pranzo, se sono fuori un toast doppio (cioè doppio ripieno in due sole fette di pane). A casa, minestra di verdure, un secondo generalmente alla griglia o arrosto (carne magra, pesce) avente le dimensioni del palmo della mia mano per spessore ed estensione, verdure o legumi, un frutto.

    Le diete non funzionano: e allora che si fa?

    Fonte www.zonedietelite.com

  • Merenda, vedi lo spuntino di metà mattina.
  • Cena, stesso schema del pranzo.

Nella zona “classica” sarebbe previsto anche uno spuntino serale, che però io ultimamente evito di fare visto che vado a letto abbastanza presto. Alle volte al posto della minestra mangio cereali in chicchi, e d'estate insalatone.
Personalmente, avendo la tendenza alla ritenzione idrica, evito pasta, pane e farinacei in genere e troppi latticini, che la favoriscono.

Le diete non funzionano: e allora che si fa?

Fonte www.crossfitlittlerock.com


Una volta la settimana di solito esco dalla zona e mangio quello che mi pare. Ogni tanto sto per interi periodi fuori zona (vacanze in albergo, festività ecc.), per evitare che il metabolismo si adatti troppo.
Questo schema dietetico mi permette di controllare la risposta insulinicae di non patire la fame. È molto ricco di alimenti ad alto valore biologico, apporta una dose adeguata di proteine e grassi buoni (dall'olio di oliva con il quale cucino e condisco tutto, e dalla frutta a guscio) e quando lo seguo mi sento nettamente meglio: meno stanca, più attiva, mentalmente più lucidaoltre, naturalmente, permettermi di controllare il peso e non farmi ingrassare.
È in assoluto l'alimentazione che più si adatta alle esigenze del mio fisico e mi viene da sorridere quando c'è chi la critica chiamandola “dieta iperproteica”!!!

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