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Le disavventure dei miei viaggi

Creato il 31 gennaio 2014 da Bananaecioccolato

Per chi viaggia gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Io nei miei viaggi ne ho avuti parecchi, e anche se quando mi sono capitati mi sono sentita crollare il mondo addosso, devo ammettere che ora che ci ripenso mi viene da sorridere, anche perchè un imprevisto è pur sempre un modo per mettersi alla prova, e soprattutto per non perdersi d'animo!Questi sono i 3 imprevisti top dei top capitati durante i miei viaggi:
... Il militare Usa con la faccia da psyco killer

Le disavventure dei miei viaggi

La cartina disegnata dal militare 

Era il lontano Luglio 2005, io ero una timida ragazza alla scoperta del mondo, e soprattutto a suo primo viaggio negli States. Atterrati da pochi giorni nella terra da sempre vista e sognata in migliaia di film e telefilm, ci dirigiamo da Boston a Cape Cod. Bellissima idea, se non per il fatto che ci perdiamo e non so come finiamo in una base militare. Nel senso che la strada finiva davanti a due enormi blocchi di cemento fiancheggiati da altrettanti militari (di cui uno con la faccia da psyco killer) armati fino ai denti, con tanto di mitragliatrice a tracolla. Non so a voi, ma a me le forze dell’ordine mettono un pochino in agitazione, persino il vigile urbano che mi ferma per un controllo di routine mi agita. Immaginatevi quindi come mi sono sentita quando il militare con la faccia da psyco killer si avvicina alla nostra macchina e ci chiede di abbassare il finestrino: vaglielo a spiegare ora (in inglese) che siamo due turisti italiani (forse non molto svegli) che voleva andare a Cape Cod e invece son finiti in una base militare Usa…Insomma, sono stati I due minuti più lunghi della mia vita, e conservo ancora come trofeo la cartina per Cape Cod che il militare (che poi si è rivelato essere anche simpatico, nonostante l'aspetto inquietante) ci ha disegnato. 
P.s. alla fine a Cape Cod ci siamo arrivati (qui il mio post dedicato a Cape Cod)!
Una giornata da dimenticare

Le disavventure dei miei viaggi

Non avevo foto del bellissimo viaggio in giornata, per cui metto una foto di un'altra vacanza, sempre della stessa estate. Qui siamo a Praga.

Agosto 2009: decidiamo di passare una giornata a Cattolica (anche un viaggio in giornata è un viaggio, no?), dove sono in vacanza i miei suoceri. Una bel sabato al mare, una mangiata di pesce e alla sera si torna a casa, cosa desiderare di più? Arriviamo a Rimini verso le 10 di mattina, esausti dopo più di un'ora di coda , e ci fermiamo in autogrill a fare benzina. Ormai siamo quasi arrivati, mancano solo una ventina di km da Cattolica. Ma quando risaliamo come per magia la macchina non riparte più. Per farla breve: tra carroattrezzi, officina, trasferimento all’areoporto per ritirare la macchina sostitutiva, innumerevoli telefonate all’assicurazione... arriviamo a Cattolica alle 6 di sera. Proprio una bella giornata al mare... Il bagno in mare però me lo sono fatto lo stesso!
La 24 ore di Le MansLuglio 2012, atterriamo a Parigi e dall’areoporto prendiamo la nostra bella macchinina a noleggio diretti verso la Bretagna. Il secondo giorno di vacanza  ci accorgiamo che:

Le disavventure dei miei viaggi

La cattedrale di Chartres

- la presa inglese (perchè la nostra macchina fotografica ha la presa inglese e non italiana, ma questa è un altra storia) non è uguale a quella francese, e ovviamente noi non abbiamo l'adattatore da inglese a francese- al noleggio auto non hanno incluso il secondo guidatore  (che però avevamo già pagato via internet al momento della prenotazione )Panico, anche perchè nel frattempo noi eravamo già a Chartres, a 84 km dall'areoporto, e soprattutto eravamo diretti in direzione opposta. Ma noi non ci siamo persi d'animo, e la giornata è (poco) piacevolmente trascorsa nei tentativi di mettersi in contatto col servizio clienti dell'autonoleggio e con l'areoporto, trovare un noleggio Europcarnelle vicinanze, trovare un adattatore (impresa impossibile) da inglese a franceseVerso metà pomeriggio abbiamo seriamente valutato l'ipotesi di rapinare una macchina di inglesi ferma al semaforo di fianco a noi alla ricerca disperata di quel cavolo di adattatore. La magnifica giornata si è conclusa con una corsa all'ultimo minuto al noleggio Europcar della stazione di Le Mans (che stava per chiudere) e con l'acquisto di una pinza con la quale è stato letteralmente strappato il terzo spinotto di una spina tedesca (questa ammetto che è stata un'idea geniale di Luca) che da quel modo in poi è entrata perfettamente in tutte le prese di Francia! 
Con questo post partecipo all'iniziativa Le disavventure dei miei viaggi del blog Viaggi e baci

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