Brooklyn 1935
Negli Stati Uniti il gioco delle bocce, tipicamente praticato dagli immigrati italiani e caduto nel dimenticatoio, sta diventando sempre più uno sport alla moda.
Fu Fiorello La Guardia, il primo sindaco italo-americano di New York, a richiedere nel 1934 che fossero creati dei campi di bocce nei quartieri abitati in maggioranza dai suoi connazionali. Poi, a poco a poco, quegli stessi campi cominciarono a essere disertati, a riempirsi di erbacce, a divenire luogo di gioco per i bambini e di passeggiate “liberatorie” per i cani.
La rinascita, come ci racconta il New York Times, si è verificata solo di recente e quel che più colpisce è che siano state le donne, inizialmente quelle non più giovani, a prendere l’iniziativa. Si sono date da fare per togliere le erbacce e riportare i campi alle condizioni ottimali. Con gli uomini che osservavano incuriositi e da una certa distanza tutta quella attività. Quasi stessero aspettando, ha commentato malignamente una di quelle donne, che dessero loro una bella pulita per poi ricominciare a giocare.
Da gioco di nicchia dei vecchietti italo-americani le bocce si stanno ora diffondendo in tutto il paese tra diverse fasce di popolazione, dai giovani alternativi alle signore dai capelli grigi desiderose di recuperare i ritmi meno frenetici dei tempi andati. E questo crescente interesse ha stimolato le amministrazioni locali a impegnare centinaia di migliaia di dollari per ripristinare vecchi campi devastati dal tempo e per crearne di nuovi sia in curatissime sale che all’aperto con tanto di tenda per proteggere dal riverbero del sole. Sono così tornati a essere un luogo di aggregazione reale per persone di tutti i sessi e di tante generazioni diverse.