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LE DONNE DEI DITTATORI di Diane Ducret

Creato il 13 ottobre 2011 da Paolo Franchini

LE DONNE DEI DITTATORI di Diane DucretSi chiamavano Nadia, Clara, Magda, Jang Qing, Elena, Caterina, Mira… Sono state spose, amanti, muse, ammiratrici… Amavano un uomo crudele, violento, tirannico, ma l’hanno convinto che era bello, affascinante, onnipotente. A volte l’hanno dominato, a volte sono state tradite e ingannate.

Alcune di loro sono state altrettanto feroci. Spesso hanno seguito quell’uomo fino alla morte. In ogni caso, hanno contribuito a plasmare la personalità di un uomo potente e terribile.

Diane Ducret ricostruisce gli incontri, le strategie seduttive, gli amori, il peso politico, il destino delle donne che hanno intrecciato le loro vite con quelle dei dittatori – fino a entrare nel loro letto. E scopre i meccanismi più profondi e segreti del rapporto che lega sesso e potere.

Lei mi perseguita con il suo amore, ma io non potrò mai amarla. La sua meschinità mi disgusta.
Dice Mussolini di Margherita Sarfatti (1880-1961), regina senza scettro del fascismo.

Se mi respingi, ti trascino con me sotto le ruote di un tram.
Mussolini seppe trovare validi argomenti per chiedere la mano di Rachele Guidi (1890-1979).

Le esigenze delle donne in materia di libertà amorosa non sono una rivendicazione proletaria ma borghese.
Lenin dividerà tuttavia la sua vita con una donna sposata. Inessa Armand (1874-1920), rivoluzionaria, femminista e profetessa dell’amore libero.

Mi aveva sciolto il cuore.
Dirà Stalin di Ekaterina Svanidze (1880-1907), la sua prima moglie, il suo primo dolore straziante.

Di questo viso sconosciuto non vedo che gli occhi. Gli occhi nerissimi, triangolari, intensi.
Christine Garnier, giornalista francese decisa a scrivere la biografia di Salazar, fu sedotta da uno sguardo.

Il contributo dell’uomo alla storia si limita a una goccia di seme.
Jiang Qing (1914-1991), quarta moglie di Mao, aveva una visione dell’amore e del potere tutta personale.

Quale genocidio?
L’ex regina del ballo Elena Ceauşescu (1916-1989) conoscerà una caduta altrettanto rapida quanto l’ascesa.

Mi piacerebbe tanto essere vicino a te, guardare quei tuoi occhi cari e dimenticare tutto il resto. Il tuo Lupo.
Scrive Hitler a Maria Reiter per la quale lui era (1911-1992) un «torrente di passione» talvolta difficile da arginare.

Diane Ducret, giornalista, storica, filosofa, ha trent’anni. Dopo aver studiato storia e filosofia all’Ecole Normale Superieure, ha prodotto e condotto programmi televisivi per History Channel e altre reti televisive nazionali. Le donne dei dittatori è il suo primo libro, diventato un bestseller in Francia, già secondo in classifica a una settimana dall’uscita.


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