Si chiama Triathlon e chi lo pratica deve avere una forza e una resistenza incredibili, per questo gli atleti che lo fanno sono spesso chiamati d’acciaio: gli ironman e le ironwoman del nostro secolo.
Il triathlon è uno sport che accomuna insieme tre discipline collauditissime come il nuoto, il ciclismo e la corsa a piedi, unendole senza che tra di esse ci sia soluzione di continuità, in un’unica prova.
I concorrenti devono infatti passare senza interruzioni da una frazione di gara all’altra, dimostrando ottime capacità condizionali quali forza e resistenza, ma anche buone capacità coordinative, dovendo esprimere durante il loro sforzo gestualità sportive completamente differenti tra loro, quali il nuotare, il pedalare ed il correre.
Il triathlon è composto, come si può vedere, da tre discipline di tipo aerobico, quindi da tre discipline di fondo, che perciò presuppongono un diverso impegno dal punto di vista dei distretti muscolari interessati in ogni disciplina; si può quindi dire che il triatleta è un fondista, un atleta dedito allo sport di resistenza, o di fondo che dir si voglia, con uno sviluppo muscolare completo ed armonico, che ne fa uno sportivo completo sotto tutti i punti di vista.
Il triathlon non è quindi, come qualcuno potrebbe pensare, la somma di tre sport ma un vero e proprio sport a sè stante.
La disciplina racchiude tre diversi tipi di gare sportive: il nuoto, la corsa e la bicicletta. Nel campo femminile questo sport ha avuto un notevole successo nel nostro paese da quando, nel 2006, la squadra italiana femminile di Triathlon ha vinto l’oro nella staffetta a Cancun grazie alle atlete: Daniela Chmet, Beatrice Lanza e Nadia Cortassa. Fondamentalmente comunque è uno sport individuale.
Uno sport che si può praticare ad ogni età, su varie distanze e sia a livello dilettantesco che sportivo agonistico. L’importante è non cedere mai, allenarsi costantemente, praticare le tre discipline in successione. Resistere e ancora resistere.
La resilienza è la capacità performante di chiunque pratichi questo sport.
E per resilienza intendiamo non solo quella che implica la forza fisica, naturalmente, ma anche e soprattutto la forza di volontà necessaria per non arrendersi durante lo stremante percorso da fare nelle gare. Chi lo pratica deve allenarsi molto ma, proprio perché è praticabile a qualsiasi età, non è necessario essere giovani o giovanissime.
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