Questa ultima destra, quella estrema, quella che è quanto di più vicino alla destra che tristemente abbiamo conosciuto nella prima metà del ‘900, quella che adopera ancora simboli celtici che ricordano neanche tanto vagamente gli orrori sventolati dai Nazisti che troneggiavano sui campi di sterminio, questa destra è disposta a tutto per il proprio ideale di ordine nella società. Anche al sacrificio di innocenti, perdite sostenibili.
Ed eccoli allora sventolare striscioni contro i disabili ad una manifestazione di bambini e ragazzi disabili, senza curarsi affatto del dolore che avrebbero provocato, senza rendersi conto che l’olio di ricino e il “gentil manganello” dei loro progenitori non avrebbero fatto più male di quelle parole sventolate davanti a ragazzi sfortunati.
E sono giovani anche loro, sono ragazzi anche loro, sono parte del futuro di questa nostra povera Italia. Li abbiamo in casa, in ogni città, sono organizzati, si mascherano da associazioni culturali. Sono pericolosi. Più dell’altra destra. Quella prima o poi si autodistruggerà. Questa destra non è stata distrutta neanche dagli orrori dell’Olocausto. Credo sia indistruttibile.
Luca Craia
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