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Le due metà del mondo: recensione e intervista a Marta Morotti

Creato il 29 luglio 2015 da Erika @erika_zini

marta morotti - le due meta del mondoHo parlato già diverse volte di L’altra metà del mondo sul blog in un’anteprima QUI e a Bookmania QUI anticipandovi che ho avuto il piacere di intervistare l’autrice, proprio al termine della lettura.

Di seguito troverete quindi l’audio con il nostro dialogo e la recensione di questo romanzo davvero particolare, un romanzo che è molto più di quello che appare dalla copertina o dalla sinossi. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato,

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Maria ha diciannove anni, vive a Torino e ha appena finito gli esami di maturità. Vorrebbe fare la psicologa ma è destinata invece, alla fine dell’estate, ad entrare in fabbrica, come suo padre. Maria si è costruita un mondo tutto suo, curato in ogni minimo particolare, un mondo che le garantisce un’apparente sicurezza, che di fatto non possiede. Una parte della sua vita è come chiusa in una scatola e ciò che le serve veramente è una chiave che le permetta di aprire quella scatola e di far uscire ciò che la sua mente e il suo cuore rifiutano di accettare. Arriva un momento infatti, in cui, costretta a lasciare l’ambiente protetto in cui è cresciuta, comincia a sentirsi attratta da un’esistenza fatta di cose normali, concrete, che le offre la possibilità di sciogliere le catene alle quali ormai è abituata da troppo tempo. Ma come lasciarsi andare a una nuova vita e smettere di combattere? L’ombra di un fratello ingombrante e di un padre assente continuano a trattenerla in una prigione in apparenza dorata, fino a quando, inaspettatamente Maria dovrà fare i conti con sentimenti nuovi che cambieranno la sua vita per sempre.

Titolo: Le due metà del mondo
Autore: Marta Morotti
Editore: Harlequin Mondadori
Collana: HM
Pagine: 167
Prezzo: 6,99 ebook (Amazon – HM Store)
Data di uscita: 7 luglio ebook – 14 luglio cartaceo

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Per prepararvi al meglio alla recensione (senza spoiler!) ecco la chiacchierata che ho avuto qualche giorno fa con Marta Morotti a proposito di Le due metà del mondo. Un’intervista dove si è parlato di tantissimi temi legati al libro ma che hanno molti punti di contatto con la realtà che ognuno di noi ha sotto gli occhi. Una realtà che spesso si tende a voler ignorare per paura o perché impreparati.

https://dl.dropboxusercontent.com/u/68383787/Intervista%20a%20Marta%20Morotti.mp3

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Chi scrive recensioni si pone sempre molte domande. Una di queste è: quanto raccontare della storia? O meglio, quanto è utile raccontare senza togliere il piacere della sorpresa a chi leggerà il romanzo? E quali elementi sono utili a chi la leggerà per capire se quel libro fa al caso suo? Le risposte non sono uguali per tutti i recensori e nemmeno per tutti i libri. Per quanto riguarda Le due metà del mondo, in effetti, è bene restare abbastanza criptici perché riserva un twist, come direbbero i colleghi inglesi, davvero sorprendente.

Quello che però posso dirvi è che il romanzo è strettamente ancorato alla realtà, Maria è una ragazza come tante, con sogni e speranze, che vive in una famiglia che ha subito un trauma molto forte: la nascita del secondogenito portatore di un ritardo mentale. Ci sono storie di famiglie che trovano nuovi scopi, nuove battaglie da combattere e storie di famiglie schiacciate da un peso che non sanno come affrontare. Maria vede piano piano disintegrarsi davanti a lei il suo mondo perfetto: la madre smette di sorridere e rivolge le sue attenzioni solo al nuovo venuto, il padre sembra un fantasma, incapace di reagire alla sofferenza di qualcosa di intangibile, le persone accanto a loro non capiscono il dramma che vivono e li additano per strada, marchiando la ragazza come pazza.

Di conseguenza Maria non ha amici, tranne Salvatore l’unica persona che le è sempre stata accanto. Ma arrivata all’età di 19 anni, in un momento in cui l’amico è fuori città e poco prima di iniziare il lavoro in fabbrica (secondo il volere del padre) decide di fare un passo per uscire da questa tristezza costante, da questa famiglia che la soffoca con i problemi, da una società che la esclude.

Maria vive sospesa, tra il mondo perfetto del passato (prima che nascesse Omar) e quello doloroso attuale. Riuscirà la ragazza a trovare un punto di contatto? Ce la farà ad uscire dal guscio e farsi nuovi amici? Troverà il modo di provare di non essere pazza? Perché tutti ne sono così convinti? Anche Antonio, quel ragazzo così carino che la ascolta e con la quale si trova così bene le pone interrogativi scomodi.

Dopo una lunga prima parte dove sentiremo la voce di Maria, che racconta la sua storia, i suoi traguardi, i suoi sogni e le sue speranze, ne troveremo una seconda dove il microfono virtuale è affidato a Lucia, la mamma. In questa parte avremo modo di approfondire tutto ciò che sta intorno alla ragazza, le origini della famiglia, la fuga a Torino per paura di ritorsioni, il grande amore dei genitori, il dramma della nascita di questo secondo figlio e di un segreto che riguarda Maria, qualcosa che getterà nuova luce su tutto quello che avrete letto fino a quel momento, sconvolgente e inaspettato.

Una scrittura leggera e diretta, cinematografica e chiara mostrerà le due voci – quelle di Maria e Lucia – in un crescendo di aspettativa che vi coinvolgerà nella lettura. Una prova d’esordio per la giovane autrice di sicuro effetto che con una scrittura matura e una solida costruzione della storia riesce da subito a colpire nel segno.

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marta morotti
Marta Morotti è nata e cresciuta in provincia di Varese, ha 29 anni, dopo la laurea in Storia del Cinema e la specializzazione in Letteratura Italiana, ha iniziato il vagabondaggio nel mondo del lavoro tra stage in redazioni sportive, collaborazioni con diversi giornali e lavori part-time. L’amore per i libri le ha insegnato a guardare il mondo come un collage scomposto di storie diverse e possibili. La madre le ha trasmesso la passione per la lettura, mentre da sola ha scoperto quella per la scrittura.


Archiviato in:Interviste, Narrativa, Recensioni Tagged: harlequin mondadori, il mondo, intervista, le due metà del mondo, maria, marta morotti, mondo, mondo del lavoro, mondo perfetto, Morotti, provincia di Varese, psicologa, recensione, romanzo d'esordio

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