Le elezioni a Milano

Creato il 06 marzo 2011 da Francescadalporto @francesca75a
Mercoledì leggevo il Corriere on-line...l'occhio mi è caduto subito su questo titolo: "Beppe Grillo presenta il suo candidato: Ha vent'anni e metterà tutto su Twitter". Ovviamente si riferiva al candidato sindaco di Milano, insomma la seconda città d'Italia, la capitale economica d'Italia. Grillo sostiene che un sindaco deve stare in mezzo alla gente e non occuparsi di derivati e titoli economici...e invece caro Beppe, è proprio questo che un sindaco deve fare. Perchè un sindaco gestisce i soldi della comunità dove vive per il bene di tutti: c'è chi lo fa meglio di altri ovviamente. Anni fa guardavo Report e in quella trasmissione spiegavano appunto come i sindaci erano stati coinvolti nel tracollo delle grandi banche d'investimenti di oltreoceano...Chissà come farà il piccolo Mattia a finanziare i suoi progetti: perchè gli elettori e i cittadini di un comune oltre a chiedere di essere informati chiedono servizi, e quelli costano molto...e in un periodo in cui i comuni non se la passano molto bene, ci sono tagli ovunque, trovare soldi per servizi è sempre più duro.Personalmente sono sempre stata un po' scettica su Beppe Grillo e il suo movimento: mi piaceva Beppe Grillo come comico, come politico trovo che sia la controfigura di Berlusconi. Non mi piace quel suo delirio di onnipotenza e quel suo modo di parlare sempre pieno di certezze assolute, in cui il contraddittorio non è contemplato: o la pensi come lui o sei uno sfigato. Trovo che tra la giusta indignazione che ha portato molte persone a partecipare al Vaffanculoday e la costituzione di un movimento politico ce ne passi di strada. A dicembre l'anno scorso mi sono imbattuta in una nota su Facebook: è la relazione che fa una fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Leggendola mi sono chiesta se fosse proprio così diverso da un partito come il PDL. Lascio a voi la risposta.

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