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Le elezioni Presidenziali in Egitto

Creato il 23 maggio 2012 da Candidonews @Candidonews

Le elezioni Presidenziali in Egitto

A poco piu di un anno dalla Rivoluzione che ha cacciato il Presidente-dittatore Mubarak l’Egitto va al voto per eleggere il Capo dello Stato, democraticamente, dopo oltre sessanta anni. La giunta militare che guida il Paese ha però reso queste elezioni decisamente incandescenti. Decine di candidati sono stati ‘bocciati‘ e non messi in condizioni di competere nella consultazione e questo ha causato numerose proteste, tanti giovani sono tornati in Piazza Tahrir, tanti sono stati uccisi.

Il Post riassume la situazione egiziana:

Attualmente l’Egitto è governato di fatto dal Consiglio Supremo delle Forze Armate, detto “SCAF”, che è stato molto contestato negli ultimi tempi dagli attivisti, anche se negli ultimi mesi si sono già tenute le elezioni parlamentari. L’eventuale ballottaggio (che, vista l’incertezza degli ultimi sondaggi, sembra certo) si terrà il 16 e il 17 giugno. Molti egiziani all’estero hanno già votato.

Paradossalmente, il nuovo presidente egiziano verrà eletto quasi sicuramente senza una nuova Costituzione. Difatti lo scorso aprile un tribunale egiziano ha sospeso l’Assemblea Costituente che il parlamento egiziano aveva eletto un mese prima per scrivere la nuova Costituzione, che, secondo le premesse della vigilia, doveva essere pronta prima del risultato delle presidenziali o comunque entro il 30 giugno, quando si insedierà il nuovo presidente.

La nuova Costituzione, che poi dovrà comunque essere approvata da un referendum, è cruciale perché stabilirà anche i vari poteri del Presidente che verrà eletto e soprattutto i suoi rapporti con il Parlamento (fino a Mubarak, il presidente era l’Autorità suprema del paese). In teoria le elezioni presidenziali avrebbero dovuto essere rimandate fino all’approvazione della nuova Costituzione, ma una mossa del genere avrebbe scatenato dure proteste in strada e quindi si è preferito votare lo stesso sperando di risolvere nel frattempo la questione.

I candidati:
Stavolta i candidati saranno molti di più rispetto al 2005. Il termine per la presentazione delle candidature alle elezioni è scaduto domenica: alla Commissione che le valuterà ne sono arrivate circa 80, un numero che dovrebbe essere notevolmente ridotto quando verrà pubblicata entro questa settimana la lista ufficiale dei candidati. I candidati in gara scelti dalla Commissione dovrebbero essere 23 (tra di loro ci dovrebbe essere anche un cristiano), ma a oggi, anche secondo i sondaggi, i principali candidati alle presidenziali sono sei: Amr Moussa, Hazem Salah Abu Ismail, Abdel Moneim Abul Fotouh, Omar Suleiman, Ahmed Shafik e Khairat El Shater. Mohamed El Baradei, ex capo dell’Agenzia atomica internazionale, si è già ritirato dalla corsa.

 


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