Magazine Scienze

Le eta' dei mondi -ii parte

Creato il 09 maggio 2012 da Alessandrodecet
LE ETA' DEI MONDI -II PARTE
Attualmente buona parte della scienza si basa sull'insegnamento uniformista,della quale gli stessi agenti che agiscono oggi sono i medesimi che hanno agito in passato sulla Terra,in geologia esiste un principio molto errato che afferma "per comprendere il passato dobbiamo innanzitutto capire il presente" sebbene sia più probabile che la storia vada vista al contrario.
Ma allora perchè non uno,non una manciata,ma i ricordi di tutti i popoli dell'antichità e in tutto il mondo sono unanimi nell'affermare un passato del tutto diverso?Negli annali dell'antica Etruria,secondo Varrone,vi erano testimonianze di sette distinte età.
Censorino,un'autore del terzo secolo prima dell'Era Volgare,scrisse che "gli uomini pensarono che attraverso l'apparizione di prodigi diversi gli dei abbiano reso nota ai mortali la fine di ciascuna età".
I Greci avevano analoghe tradizioni "Vi è un periodo",scrisse Censorino,"chiamato da Aristotele l'Anno Supremo,alla fine del quale il Sole,la Luna e tutti i pianeti ritornano alla loro posizione primitiva.
Questo anno supremo ha un grande inverno,chiamato dai Greci,Kataclyismos,che significa diluvio,ed una grande estate,chiamata dai Greci Ekpyrosis,ossia combustione del mondo.
Sembra che il mondo venga inondato e bruciato alternativamente in ciascuna di queste epoche"
Anassimene e Anassimandro del sesto secolo prima dell'Era Volgare,e Diogene di Apollonia nel quinto secolo,ammisero la distruzione del mondo e la sua successiva ricostruzione.
Eraclito,540-475 prima dell'Era Volgare,pensava che il mondo venisse distrutto dal fuoco dopo ogni periodo di 10.800 anni.
Aristarco di Samo,nel terzo secolo prima dell'Era Volgare,suppose che in un periodo di 2.484 anni la Terra subisse due conflagrazioni:da combustione e da diluvio.
Gli Stoici in genere credevano in conflagrazioni periodiche delle quali il mondo veniva consumato,per essere nuovamente ricostruito.
"Il mondo incontrerà la sua fine ultima in una catastrofe del genere:cozzando con un'altro mondo esso si frantumerà in atomi dei quali,in una lunga elaborazione sarà creata una nuova Terra in qualche punto dell'Universo.".
Esiodo,uno dei primi autori Greci,scrisse di quattro età distinte e di quattro generazioni di uomini sterminate dalle deità planetarie.
La terza fu l'Età del Bronzo,quando venne distrutta da Giove,una nuova generazione di uomini ripopolò la Terra e ricominciò a usare il ferro.
Analoghe tradizioni di quattro età distinte si ritrovano sulle rive del Mar del Bengala e negli altopiani del Tibet,l'attuale età è la quinta.
Il libro sacro indiano Bhagavata Purana parla di quattro età e di pralaya,o cataclismi,nella quale l'età è stata pressoche distrutta;l'attuale è la quinta.
Ognuna di esse venne distrutta in conflagrazioni,uragani e inondazioni.
L'Ezour Vedam e il Bhaga Vedam,libri sacri Indu,differiscono altersi nel numero di anni di queste quattro età.
Nel Capitolo "Cicli del Mondo" nel Visuddhi-Magga è detto che "vi sono tre distruzioni" causate da acqua,fuoco e vento,ma vi sono sette età,ciascuna delle quali è separata dalla precedente da una catastrofe globale.
Nell'Avesta Iraniano,il sacro libro dei persiani si parla anche qui di sette età del mondo,Zoroastro parla dei "segni,meraviglie ed enigmi che si manifestano alla fine di ogni millennio".
I Cinesi chiamano le età morte Kis,ed enumerano dieci kis dal principio del mondo fino a Confucio.
L'enciclopedia Cinese Sing-li-ta-tsiuen-chou discute del periodo compreso tra questi due cataclismi definito "Grande Anno",così durante un'età del mondo il meccanismo cosmico arriva alla massima tensione e "in una generale convulsione della natura il mare è portato fuori dal suo letto,le montagne balzano dal terreno,i fiumi cambiano il loro corso,gli esseri umani e tutte le cose vengono distrutte,e le antiche tracce cancellate".
Nelle cronache dell'Impero Messicano è detto "Gli antichi sapevano che,prima che venissero formati questo Cielo e questa Terra,l'uomo era già stato creato e la vita si era manifestata quattro volte."
Una tradizione di creazioni e cataclismi successiva è stata rinvenuta nel Pacifico,Hawaii,e nelle isole della Polinesia,vi furono nove età e in ognuna di esse un cielo differente su tutta la Terra.
Anche gli Islandesi credevano che nove età del mondo si fossero succedute,e questa tradizione è contenuta nell'Edda.
La concezione Rabbinica delle età si formò nel periodo post-esilio.
"Egli creò parecchi mondi prima del nostro".
Sei volte venne creata e distrutta e ognuna di esse aveva un'aspetto differente dalla precedente.
Sulla Quarta Terra visse la generazione della Torre di Babele;noi apparteniamo alla settima età e ognuna di esse ha un nome.
La più remota,la settima Eretz;la sesta Adamah;la quinta Arka;la quarta Harabah;la terza Yabbashah;la seconda Tevel;la nostra prima Terra,Heled e,come le altre,separata dall'abisso e dalle acque.
La durata delle varie età varia a seconda delle tradizioni araba e armena.
I Maya contavano le età con il termine di "soli".
Sole dell'Acqua,Sole del Terremoto,Sole dell'Uragano,Sole del Fuoco "Questi Soli segnano le epoche alle quali sono attribuite le varie catastrofi che il mondo subì."
I bramani chiamano le epoche comprese fra due distruzioni "i grandi giorni."
Gli aborigeni del Borneo Settentrionale dichiarano ancor'oggi che il cielo era originariamente basso,e che sei Soli perirono,l'attuale è il settimo.
Tutte le tradizioni sono unanimi nell'affermare che in passato la Terra subì ripetuti e tremendi cataclismi a livello globale,avvenne la stessa cosa all'inizio dell'Era Volgare,dalla quale ebbe inizio il mito di Cristo?
Fonti:World in Collision,Immanuel Velikovsky

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :