Li amo più o meno da sempre.
ricordo che, da piccolina, i miei genitori mi regalarono alcune piccole riproduzioni di splendidi cavalli che io utilizzavo come "migliori amici di Barbie" (non avete idea delle storie che inventavo).
L'anno scorso ho deciso di superare la mia grande paura di precipitare a terra dal dorso del cavallo (ebbene si, è questo ciò che mi ha sempre impedito di soddisfare a pieno la mia passione) e mi sono iscritta, per qualche tempo, ad una vera e propria scuola di equitazione.
Beh, i cavalli sono tornati: e con loro le mie avventure!
Il cavallo di cui mi sto occupando in questo momento si chiama Ghero.
Oltre al fatto di trovarlo completamente splendido e di sentirlo un pò mio, anche se in realtà non lo è, devo dire che andiamo estremamente d'accordo.
Tranne qualche episodio spiacevole all'inizio della nostra love story, più il tempo passa più diventiamo una squadra vincente.
- Ghero ama le mie canottiere. si diverte ad annusarle, prenderle tra i suoi immensi labbroni di cavallo e tirare con forza. alle volte rischio di cadere. altre rischio di ritrovarmi ad indossare un semplice "brandello di maglia".
- Ghero ama asciugare il suo sudore sulle mie braccia e/o pantaloni. se io mi asciugo grazie ad un morbido asciugamano, lui utilizza direttamente me.
- Con Ghero la lunghina è un optional. appena fuori dalla stalla mi segue come un docile cane. mi fermo, lui si ferma. procedo lui procede. mi metto a correre e lui corre.
- non vuole essere strigliato e nemmeno lavato. fosse per lui trascorrerebbe tutto il tempo a rotolarsi a terra. Convincerlo a lasciarsi pettinare senza lamentele varie è impresa davvero dura.
- è estremamente permaloso. Se, a causa dei miei impegni, non vado da lui almeno tre volte la settimana, quando arrivo e grido "Ghero" lui si nasconde nella stalla e mi mostra il suo grande posteriore da cavallo. Fare pace, però, non è difficile. Basta entrare, andare da lui, fargli un pò di grattini sul collo e.. il gioco è fatto.
- se non ha voglia di lavorare non si lavora. Ed ecco che lo attacco alla lunghina per allenarlo, alzo la corda in modo tale da farlo partire, gli do un pò di voce e.. lui si avvicina. e mi annusa il braccio su cui si è pulito non più di due minuti prima. e allora non resisto e scoppio a ridere.
- dopo ogni allenamento si perde in una miriade di sbadigli. e tu sbadigli di conseguenza.
- è un cavallo enorme: quando tiene il collo orgogliosamente alto supera il metro e novanta (contro il mio metro e sessanta di splendente bassezza). Ma a dispetto della sua mole è un vero angioletto: dici una cosa e, nel 90% dei casi, la fa. e poi ti guarda con quei suoi occhi neri e capisci che con qualsiasi animale, cane, gatto o cavallo che sia, puoi fare soltanto una cosa. Amarli. perché loro ti danno, molto di più di quanto alcuni esseri umani sarebbero disposti a fare..