le fantastiche avventure della Fenice: questa è una sfida

andare a cavallo non è facile come si potrebbe pensare: non è solamente una questione di rimanere sopra a quell'altissima bestia evitando di cadere a terra come una pera cotta, è necessario anche convincerlo di essere "il capobranco".
- Fenice, quando stai in groppa ad Asia lei deve capire che tu dai gli ordini - mi disse la mia istruttrice, non appena riuscì ad arrampicarmi sulla mia nuova amica a quattro zampe.
"beh, non deve essere tanto difficile, no?" pensai tra me e me. Basta imporsi.
- Bene, ora parti: ricordati comando vocale e gambe -
dopo aver dato l'ordine al cavallo, le bussai gentilmente con i talloni sui fianchi, ricordandomi di tenere le redini alte.
nessuna risposta. L'istruttrice se ne stava tranquilla e beata a parlare con alcuni ragazzi, ed io ero li, immobile, su un cavallo annoiato che non aveva la benché minima intenzione di partire.
- e dannazione parti!! - dissi, sbattendo con più forza i talloni.
dopo cinque minuti trascorsi a tentare invano di convincerla del grande divertimento che avremmo sperimentato io e lei, cavalla testarda e capobranco un pò impacciato, se solo si fosse degnata di muoversi, decide di fare qualche timido passo per poi fermarsi nuovamente.
- le gambe Fenice!!! - mi urla l'istruttrice dall'estremità nord del recinto.
le gambe: ok ho capito, devo darle l'avvio con le gambe, ma per quanto io stia provando come un'idiota a scalpitare lei non accenna a spostarsi.
così arriva lei, N. la mia istruttrice, le sbatte il frustino sul fianco immenso ed il cavallo finalmente si muove.
- vedi, non era così difficile - le dissi mentre cercavo di direzionarla prima a destra, poi a sinistra con le redini - ci divertiremo noi due -
improvvisamente accellera il passo: punta dritta dritta verso un albero.
- dannazione! - grido, vedendomi già spiaccicata sul suo tronco ricoperto da verdi foglie e poi...
Asia si mette a mangiare. strappa un pò di foglie dall'albero e mangia vorace.
e per quanto io mi sforzi a riportarla in pista non c'è nulla da fare, lei rimane li con il suo bel ramoscello tra le mandibole.
mi salva N., che rimette Asia in riga e mi permette di allenarmi per altri... 5 minuti. fino a che Asia non trova un'altro albero.
questa volta però, prendo la situazione di petto, tiro ferocemente le redini, sbatto le gambe sui suoi fianchi e la riporto in pista.
- ben fatto! - mi urla N, soddisfatta.
una volta scesa da cavallo, lei si volta verso di me, stringendo gli occhi. mi guarda come volesse dirmi "la sfida è appena iniziata!".
un debole vento alza la polvere da terra, in un attimo rimaniamo solamente io e lei, una di fronte all'altra.
- riuscirò a cavalcarti cavalla testarda -
sbuffa, alzando la testa come a dire "vedremo".
riuscirò a farti partire e ad impedirti di fare spuntini qua e la.
accetto la sfida!!!
e domani il terzo round. Buona giornata, e buona fortuna a tutti!