le fantastiche avventure della fenice: strane percezioni - infanzia

 
Da piccola giocavo sempre ai travestimenti.Ero una performer nata nascosta tra le quattro mura di casa e, dato che mia madre era una cantante professionista, le rubavo “gli abiti di scena”, correvo in salotto, accendevo lo stereo e cantavo e ballavo. Sui suoi tacchi, me lo ricordo benissimo.La musica. Sempre la stessa, Britney.Avevo una grande passione per lei: era il mio mito. Poi mio fratello è venuto in soccorso del mio gusto musicale e mi ha portato nell'universo BritPop dei Verve, Radiohead, ed Oasis.Ma questa è un'altra storia.All'inizio c'era solamente Britney (a volte anche Christina ma specialmente Brit).
Un giorno, spensi lo stereo e lasciai che, a riempire il vuoto della stanza, ci pensasse la tv. C'era il telegiornale, probabilmente studio aperto a giudicare dall'idiozia della notizia che avrebbero dato da li a qualche istante e che mi colpì così profondamente.
“ecco la donna dalle gambe più lunghe del mondo! È una modella e le sue gambe arrivano a misurare un metro e...” non ricordo più quanto.
“Strunzeda” pensai “anche le mie gambe sono lunghe così se non di più.Mi guardai le gambe e tentai di misurarle mentalmente. Erano sicuramente più lunghe di un metro e mezzo. Insomma il pavimento era davvero molto lontano e non poteva esserlo così tanto se fossero state più corte di così.Tutto questo mio ragionamento era perfettamente logico.
Così andai da mia madre e le dissi “alla tv dicono un sacco di fesserie. C'è una donna con le gambe lunghe più di un metro e mezzo. E allora io che sono una bambina? Anche le mie gambe sono più lunghe di un metro e mezzo!”
cercò invano di trattenere una risata. Quando esplose mi disse: “tesoro, se tutto va bene sarai, nella tua totalità, lunga un metro e mezzo”.
Aveva ragione: avevo solamente nove anni e da quel giorno sono cresciuta di solamente ventotto centimetri.
É proprio vero che tendiamo a misurare tutto comparandolo a noi stessi!
Un bacio a tutti!