“Anche se una rondine non fa primavera e dieci capelli bianchi non fanno vecchiaia, la prima lezione di statistica fa università.Ci risiamo”
ebbene si, la settimana appena trascorsa doveva essere la settimana degli inizi, anzi di uno in particolare, l'università.Ho aspettato questi giorni con ansia crescente: insomma, non vedo l'ora di finire. Le uniche quattro cose che mi separano dalla libertà si chiamano statistica, economia internazionale, storia delle relazioni internazionali e tesi di laurea. Ergo, ho una voglia matta di finire.
Così, un bel giorno, mi sveglio al mattino sorridente. Metto un paio di scarpe da ginnastica e vado a camminare, una volta a casa doccia e sistemata veloce e sono pronta per andarmene all'università.Accendo il motore della mia amata Polo, che mi saluta con il suo debole rombo come a dirmi “sono contenta di rivederti amore mio”, accendo il lettore cd (quel giorno DJFenix ha optato per i Placebo), saluto sorridente il mio cane che mi abbaia come a dirmi “vedi di tornare presto” e mi avvio in stazione.
Venti minuti di puro nervoso.Il traffico alle due del pomeriggio non può essere paralizzato. Ragione numero uno: devo arrivare in stazione in tempo per prendere il treno.Direi che la ragione numero uno è esemplificativa del mio egoismo in fatto di viaggi in auto (ed è anche l'unica ragione!).Spingendo un po' troppo sull'acceleratore riesco ad arrivare in stazione cinque minuti prima l'arrivo del treno.Ma devo ancora fare i biglietti.Madida di sudore per la corsa che ho appena fatto, arrivo in quel piccolo paradiso pacioso che è la biglietteria della stazione.C'è una simpatica addetta, bionda e calma come solamente un piccolo Buddha può essere, che sta servendo una coppia di giovani sposi davanti a me.
- quanto costa l'abbonamento da …..... a …....? - chiedono loro
- 80 euro – fa lei senza perdere per un istante il sorriso.
- E la madosca! No ma adesso io devo svenarmi per l'abbonamento di un treno!? - ed io invece devo perderlo il treno perché tu non vuoi svenarti?
- ah ciò, non è che una parte gliela posso pagare io signora cara. Guardi se avessi uno stipendio un po' più alto lo farei anche ma così faccio fatica.. ad ogni modo, devo farglielo o no?
La donna guarda suo marito e, con le lacrime agli occhi tira fuori il portafoglio.
- sa che non è giusto vero? L'anno scorso costava 77€ non 80€! - “perdo il diavolo di treno!” - cos'è avete aggiunto sedili foderati di seta o cuciture d'oro?Mi schiarisco la voce. Hanno appena annunciato il mio treno.Se lo perdo devo andare all'università in auto e allora si che divento una iena. Ragione numero uno: la benzina costa l'occhio della testa. Ragione numero due: arriverei in ritardo. Ragione numero tre: e dannazione non voglio.
- Signorina vede la fila che ha fatto alle sue spalle? - le chiede l'addetta alla biglietteria, senza mai perdere il sorriso – vuole questo biglietto oppure no?
La donna si gira contro voglia verso di noi.Si trova almeno una quarantina di occhi che la guardano inviperiti.
- d'accordo – dice – ma rimane comunque un ladrocinio. -
Riesco a prendere il treno per un soffio, ed arrivo all'università, dopo una corsa disperata ai limiti dell'umana resistenza, con cinque minuti d'anticipo.Vedo le mie compagne di corso: ciao, come stai, quanto tempo, no hai smesso di fumare?Ci accomodiamo nell'aula 2.2 ed aspettiamo.Finisce il quarto d'ora accademico.Il quarto d'ora diventa una mezz'ora accademica.Poi tre quarti d'ora.Al che gli animi si scaldano.
Dopo un attento lavoro di ricerca, scopriamo che il prof ci ha dato buca.Se n'era andato dalla facoltà cinque minuti dopo il nostro arrivo, e noi come sei simpatiche pollastrelle ad aspettare.
Così ce ne siamo tornate, nervose, in stazione.Con due sole parole nella mente:“ma vaf#¶§*][!!!”
quando google mi da queste immagini a dir poco INCREDIBILI vado fuori di testa!
buona giornata e buona fortuna a tutti!