Magazine Maternità
Guardate stupite, o pubblico!
Mirabilia!
A quanto pare mi sono messa a fare "qualcosa".
E sì che sono consapevole di non appartenere a quel gruppo di persone, blogger o meno, capaci di "fare cose" e poi di mostrarle al mondo soddisfatte (vedi a proposito utile identikit della blogger inetta).
Infatti, lo spiegavo circa un annetto or sono, io non so fare una gran ceppa.
Pure lo stesso lo spirito avventizio del Natale non aveva niente di meglio da fare che venirmi a sfrugugliare nei meandri del mio arrovellato cervello, ficcandomi idee bislacche in testa.
Tipo questa del calendario dell'avvento, che, tanto per intenderci, è una pratica che io non ho mai bazzicato né da bambina né mai (e si capisce anche che se non lo fai da bambina, non è che da grande puoi aspettarti che qualcuno venga a riempirti i sacchettini dell'Avvento con dolciumi e regalini).
Diciamo che in rete poi arrivano intorno alla metà di novembre valangate di intelligenti e meravigliosi suggerimenti su come realizzare un fantastico calendario per l'Avvento ai tuoi bambini. Io non le ho mai considerate troppo. Sì, mi ci manca solo questa, dicevo.
Chissà poi allora com'è che mi è saltato in mente di mettermi a farne uno addirittura intorno all'11 di dicembre, quando il calendario è ormai giunto più o meno nel mezzo del cammin di sua vita.
Fatto sta che lo spirito avventizio mi ha suggerito la battuta: Mimi avrà il suo calendario dell'Avvento, pazienza se sarà in formato ridotto.
Ed ecco qua:
Il primo giorno sono arrivata al sacchetto numero 4.
Il secondo giorno (anche riciclando i primi due sacchetti già aperti da lei, siamo arrivati addirittura a coprire un lasso temporale che ci avrebbe consentito di aprire sacchetti almeno fino al 21 dicembre (nel dubbio dell'imminente Apocalisse, ci saremmo anche potute accontentare, ma...)
Ecco qui l'opera completa!
Devo dire che solo un'idiota come me poteva pensare ad una soluzione semplice e sbrigativa come quella di cucire a mano ogni singolo sacchetto di stoffa. Ma avevo della stoffa rossa che mi avanzava giusto da un tre natali fa, quando mi venne la molto insana idea di confezionare a mano i miei formidabili regali di Natale, con risultati che potete ben immaginare.
E comunque ecco qua: fregata per il resto della mia vita.
Il prossimo anno mi toccherà finire il calendario confezionando i restanti 12 sacchetti che mancano all'appello, e soprattutto scervellarmi per inventarmi cosa accidenti infilarci dentro senza spendere una pacata di denaro in sciocchezzuole e senza procurare indigestioni e diarree croniche alla pupa, che già ora, con 2 Kinder Cioccolato al giorno la vedo provata. Diminuirò il quantitativo cioccolatifero e riciclerò molta della paccottiglia infilata nei miei cassetti.
Tipo il topolino di legno che lei ha trovato stamani nel sacchetto, riposto da tempi immemorabili tra le mie scartoffie, e che ha riscosso un insperato successo.
A saperlo mi evitavo l'acquisto dei librini di Peppa Pig alle poste, scontati del 15 %, e dei palloncini rossi a forma di cuore (accolti peraltro con un inimmaginabile entusiasmo).
Per fortuna ci vuol poco per rendere felice la pupa, che intanto continua a tartassarmi con "Quando arriva Babbo Natale?" e "Voglio un tacchettino!" E avoglia a spiegarle che se apriamo un sacchettino al giorno al termine dei sacchettini arriva Babbo Natale. Ché lei è dura, eh!
Ma credo che il messaggio sia passato: il senso dell'attesa, il saper dare valore a ogni singolo giorno, il senso del tempo che passa.
Ispirazioni ce ne sarebbero state a bizzeffe ma io credo che ad ispirarmi fondamentalmente sia stato questo post di Debbie (sempre spettacolare lei!).
Dopo aver letto lei, DOVEVO fare anche io un calendario dell'Avvento! (E poi la chiamano "sana emulazione"!)
Tra l'altro le ho fregato l'idea di dire che i sacchettini li riempie ogni giorno il befanotto di B. N. (a casa nostra i folletti di B. N. si chiamavano Befanotti, tanto per la cronaca), e che quindi è inutile aprirli prima del tempo, perché sono tutti vuoti. Così io intanto ho tempo per inventarmi cose, e lei non rompe tanto per aprirli a tutti costi (a parte che poi sono fuori dalla sua portata. Mica scema io!).
Niente, ora potete anche dirmi: "Ooooh, Suster! Come sei stata brava!" Così il mio ego si sentirà appagato.
Messaggio promozionale a esclusivo beneficio della mia autostima:
E' Natale: incoraggia una Suster anche tu!
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