Quando si diceva Panini era immediato pensare alle figurine dei calciatori. Ci abbiamo vissuto tutta l’adolescenza: gli scambi, il giocarci a tirarle, a capovolgerle, per vincerle ad un nostro compagno.
Qualche scazzottata e in più sberle di mamma ma aprire quelle bustine era magico!
Poi c’era lo scudetto, adesivo, oppure una squadra. Poi c’erano gli introvabili…Rivera, Mazzola, Sivori. L’album per attaccarci le figurine con la colla che finiva subito e allora si usava acqua e farina e si impiastricciava anche l’album.
Oggi invece Panini lancia le figurine dei luoghi italiani divenuti siti Unesco (il Parco Nazionale del Cilento, Porto Venere con le Cinque Terre, Villa Adriana a Tivoli, ecc..) in formato doppio, molto curate e il solito album di 48 pagine , ricco anche di informazioni.
Indubbiamente una svolta turistico culturale. Speriamo che i ragazzi l’apprezzino…credo più i genitori, ma può essere un bel dialogo .
E in tempi di crisi….”Papà dove andiamo in vacanza? Scelghi tu figliolo a pag. 45 o 38!“