Il primo tratto di passeggiata lungo il lago è stata sistemata di recente, e devo ammettere che è stato fatto un ottimo lavoro.
Dopo questo primo tratto, si entra nella zona più "selvaggia", la mia preferita. Fino all'anno scorso questa zona, unica per la commistione di natura e archeologia industriale, era però funestata dai rifiuti lasciati dai soliti mentecatti incivili. Quest'anno, invece, l'ho trovata pulitissima. E chi è stato a pulirla? Be', trattandosi di zona bella e selvaggia, le fornaci sono frequentate da ragazzi, che fanno feste notturne e chissà quante altre cose orribili. Ebbene, proprio questi giovani debosciati hanno faticosamente ripulito tutta l'area, con un lavoro che potete vedere documentato qui.
E mentre pulivano hanno anche fatto dei simpatici graffiti che inneggiano alla sicurezza e alla pulizia del luogo.
Un luogo che, con una vista del genere, risulta senz'altro appetibile per chi vorrebbe spandere l'ennesima colata di cemento su uno degli ultimi pezzi di lago rimasti intatti. Su un articolo apparso nel gennaio 2009 su VareseNotizie, si legge: "È stato approvato con voto unanime dal Consiglio Comunale e dalla commissione urbanistica il progetto paesaggistico per l'area delle ex Fornaci di Castelveccana. (...) Lungo la costa, incastonate fra la storia e le bellezze paesaggistiche, sorgeranno dunque (...) nuovi borghi, lungolaghi, piazzette e altro ancora. (...) Il progetto (...) produrrà un recupero funzionale di un'area preziosa, con realizzazione di strutture che seguiranno una tipologia a borgo ideata per sfruttare la conformazione del terreno, con le sue caratteristiche balze. Lo sviluppo maggiore si avrà fra la prima e la seconda fornace, ma lungo tutto il tratto in questione troveranno posto piazze e abitazioni, un parco giochi, pergolati con espositori per illustrazioni storiche, percorsi naturalistici a monte e anche una passeggiata sul lago lunga circa un chilometro e mezzo, con spiagge attrezzate completamente pubbliche."
"Nuovi borghi, lungolaghi, piazzette e altro ancora." Non so voi, ma io lì ci avrei visto un parco naturale. E basta. Ma evidentemente l'area va riqualificata. Nel mio paese un giorno si è deciso di riqualificare la piazza del mercato, tagliando tutti gli alberi (non li ho contati, ma credo fossero circa una trentina di bei platani) che rubavano spazio ai parcheggi. La piazza è rimasta completamente priva di ombra, e adesso la gente, per evitare l'effetto forno, non ci parcheggia più del tutto. Ma questa è un'altra storia. O no?
Intanto, finché siete in tempo, venite a vedere le fornaci e i loro graffiti.