Il Natale ha le sue immagini classiche, oggetti simbolo e il tipo colore rosso. Stavo cercando qualche bella foto, qualcosa di diverso e meno conosciuto e mi sono imbattuta in due scenari invernali che mi hanno dato il senso della magia più di ogni altro. Elemento d’unione: la natura.
A volte l’incontro tra natura e uomo dà vita a creazioni che lasciano senza fiato. Questa è una cattedrale creata da Giuliano Mauri in Valsugana con un corridoio che si snoda tra gli alberi. L’installazione ha le dimensioni di una vera cattedrale gotica composta da tre navate e ottanta colonne di rami intrecciati. Le
piante cresceranno di circa 50 metri l’anno e con tagli e potature la forma sarà sempre quella di una vera e propria “Cattedrale Vegetale” e con il tempo, gli artifici aggiunti per accompagnare la crescita marciranno per lasciare spazio solo ai carpi. La natura avrà il sopravvento ma il segno di questo incontro con la fantasia dell’uomo resterà. Se passate dalle sue parti cogliete l’occasione di visitarla, se poi vi capiterà di trovare la neve l’esperienza sarà indimenticabile!
Il castello ha sempre una carica di fascino, mistero e dettagli che attraggono curiosità. Quando poi un castello ha una posizione davvero particolare e il paesaggio intorno ricorda quello letto nei libri di avventura, non si può resistere. Così è successo a me, che scovata questa foto ho pensato di condividerla con voi. Oltre lo scoglio ci sono anche altri paesaggi: una montagna, poco distante da un lago, sul ciglio di una gola vertiginosa e in vista di un altro castello, immerso nella foresta. Il castello di Neuschwanstein è uno dei simboli della Baviera e fu progettato dallo scenografo Christian Jank nel 1869 per volere del “re delle favole” Ludwig II. Rappresenta un altro esempio di incontro tra amore per il bello e paesaggi naturali già speciali. Se si volesse godere della migliore vista sul castello, consigliano di raggiungere il ponte di Maria (Marienbrücke) così chiamato in onore della regina Maria, madre di Ludwig II, che è sospeso sopra la gola del Pöllat. Anche gli interni come la sala del trono, la sala da pranzo, le camere da letto sono piene di materiali e decorazioni originali e di valore. Non è un caso dunque, che Walt Disney, rimastone affascinato, lo rese come modello per il castello del film d’animazione “La bella addormentata nel bosco”. Penso sia una meta alternativa ma immancabile per un viaggio che siate appassionati di storie, castelli o in visita nella terra germanica. Ma io abbandonerei con piacere anche solo un giorno questo scoglio per andarci! E magari d’inverno, che anche in questo caso, renderebbe tutto più favoloso.
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