Magazine Diario personale

Le fotografie vanno lette in quanto ci rivelano la natura della vita del loro autore

Da Guchippai

“le fotografie vanno lette in quanto ci rivelano la natura della vita del loro autore”A rischio di apparire monomaniacale, concludo questa settimana parlando ancora di fotografia. la frase del titolo l'ho rubata da questo blog. mi ha colpito perchè è qualcosa a cui non avevo pensato e mi ha fatto venire in mente un altro discorso fatto molto tempo fa, in cui si diceva che i titoli presenti nella libreria di una persona, inclusi quelli comprati e mai letti, dicono molto di lei. credo che in quest'ultimo caso, specialmente se la casa è frequentata, ci possa essere un certo intento esibizionistico, del tutto inconscio magari, che porta l'interessato a comprare un bel titolo colto piuttosto che il best-seller da supermercato, anche se poi ha letto quest'ultimo e non il primo, però, vuoi mettere? chi guarda i titoli della sua libreria lo giudica un'intellettuale. riguardo alla fotografia, penso che la cosa sia insieme più sottile e più ostica da ravvisare. intanto bisogna distinguere quali sono le foto che uno scatta per sè e quali per gli altri (intendendo per altri sia amici che committenti, e infilandoci dentro anche l'eventuale intento di esporre a una mostra o partecipare a un concorso). personalmente ho detto più volte che fotografo solo per me stessa (foto su commissione non ne faccio dai tempi delle lauree delle mie amiche) perciò i miei scatti sono onesti e cristallini rispetto alla mia natura. la domanda successiva allora sarebbe: qual è la natura della mia vita? la cosa che balza subito agli occhi è solitaria; difatti quasi mai vi appaiono altre persone. ordinata, metodica e lineare per la maniera in cui inquadro; ho la tendenza spontanea a ricercare una certa armonia o addirittura la simmetria, quasi mai faccio foto distorte o con inquadrature strane. e poi serena, perchè la mia è una continua caccia alla bellezza tranquilla della natura, e curiosa, perchè amo i particolari inconsueti. ma chissà se ci ho preso: essere giudici di se stessi è cosa estremamente difficile!


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