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Le frittelle di San Giuseppe

Creato il 18 marzo 2015 da Berenice @beneagnese
Le frittelle di San Giuseppe

Il 19 marzo zeppole, bignè e altre frittelle accompagnano in tutta Italia la festa di San Giuseppe falegname, il padre putativo di Gesù. La tradizione culinaria legata a questa ricorrenza è tanto radicata da diventare un attributo del Santo chiamato popolarmente San Giuseppe frittellaro.

In Italia dal 1928 la ricorrenza religiosa fu proclamata festa civile e giorno di vacanza e come tale si conservò fino al 1977 quando una Legge ne dispose la soppressione insieme ad altre celebrazioni; ma la popolarità della giornata non è mai venuta meno, tanto da essere riconosciuta anche come festa del papà (o del babbo a seconda delle zone).

L'usanza di preparare frittelle sembra avere origini molto lontane, addirittura nell'antica Roma dove il 17 marzo si celebravano le Liberalia, feste dedicate al grano e al vino e al dio Libero, nume dei raccolti e della fertilità della terra. Alcune sacerdotesse anziane, che indossavano una corona d'edera, preparavano per le strade focacce di farina e miele chiamate libae o frictilia.

In tempi più recenti anche se lontani, la presenza di strutto fresco di maiale nelle dispense favoriva le preparazioni fritte: l'uso del grasso era bandito in Quaresima ma per il giorno di San Giuseppe si faceva un'eccezione.

Facendo un rapido giro nella nostra Penisola, a Napoli la tradizione vede il trionfo delle zeppole, a Roma dei bignè farciti con la crema, in Umbria e in Toscana, invece, delle frittelle di riso dolce. In Valnerina, l'usanza mette a friggere pastella e cimette di cavolfiore. A Parma e Piacenza le frittelle di riso dolce sono chiamate farsò, a Palermo le sfince.

Le frittelle di riso dolce di San Giuseppe in Umbria vengono preparate in diversi modi, tanto da poter affermare che ogni famiglia ha una propria ricetta pur mantenendo gli ingredienti comuni.

Ricetta delle frittelle di riso umbre (Questa ricetta è tratta da un libro di Rita Boini dedicato interamente all'argomento)

500 gr di riso

5 uova

100 gr di cacao dolce

4-5 cucchiai di zucchero semolato

scorza grattugiata di un limone (solo la parte gialla)

farina q.b.

un pizzico di lievito in polvere per dolci

3-4 cucchiai di mistrà

olio per friggere

sale

zucchero e alchermes per la copertura esterna

Lessare in riso in acqua salata bollente (volendo si può cuocere nel latte). Scolare, far raffreddare e unire uova sbattute, sale, cacao, mistrà, zucchero, la scorza grattugiata, il lievito e tanta farina quanta servirà per avere un impasto di media consistenza. Friggere in olio bollente poggiando le frittelle a cucchiaiate distanti tra loro.

Far dorare le frittelle sui due lati, passare in carta da cucina per assorbire l'unto, lasciarle raffredda re. Irrorare di alchermes e spolverizzare con zucchero

(Foto di Casalefusco.com)


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