Da un racconto di viaggio pubblicato online (vorrei contattare l’autrice per farmi dare l’indirizzo, di questa ‘fumeria d’oppio’):
Ad un certo punto camminando lungo la via principale di Istanbul che non ricordo come si chiama perchè i Turchi hanno nomi assai difficili da scrivere e ricordare, vediamo fra due antichi cimiteri una porticina con una fila di persone in attesa di entrare. La cosa ci incuriosisce molto e ci mettiamo in fila.
Entriamo e attraverso un corridoio ai cui lati ci sono dei bracieri tipici e nell’aria un odore strano, arriviamo in un’affollatissima sala, da un lato gente seduta, teste ciondolanti, aria trasognata, chi con occhi semichiusi chi con un sorriso smarrito, chi col fumo appena aspirato che gli esce dalle narici, nel centro della sala tanti tavolinetti, ciascuno col proprio bracierino accanto, con gente seduta intorno e il narghilè in mano. Insomma eravamo finiti in una fumeria d’oppio.
COMMENTI (1)
Inviato il 15 marzo a 21:05
Ma va la.... l'oppio, nel narghilè, a Istanbul, in centro a Istanbul... Non ci sono più le fumerie di oppio a Istanbul riggaz, non c'è più niente di esotico a Istanbul,Istanbul è più occidentale di Berlino... Lo strano odore era tabacco aromatizzato da narghile fidatevi...