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Le funzioni di ricerca di Google

Creato il 23 giugno 2011 da Hnikarr
Google è uno strumento che ormai utilizziamo tutti, quotidianamente, per ricerche testuali di ogni tipo, ossia per cercare parole e argomenti che ci interessano tra miliardi di pagine della Rete. Bisogna dire, però, che anche se Google fa il possibile per aiutarci, attraverso i suoi suggerimenti mentre digitiamo le parole da cercare (suggerimenti non sempre pertinenti e corretti, ma questo è un altro paio di maniche), trovare esattamente quello che cerchiamo può non essere un compito facile. Esistono però dei sistemi per migliorare e perfezionare la ricerca, aumentando così le probabilità di avere successo e ottenere risultati che rispondano alle nostre domande. Vediamo in breve quali sono.
site: serve a limitare la ricerca ai contenuti interni a un determinato sito. Per esempio, se stiamo cercando tutti gli articoli online della Gazzetta dello Sport che parlano della Juventus, possiamo scrivere su Google juventus site:gazzetta.it e nei risultati saranno presenti soltanto le pagine dal sito della Gazzetta dello Sport. Se invece lo utilizziamo assieme a un dominio, ci restituirà tutti i risultati presenti nei siti che fanno capo a quel dominio. Per esempio, juventus site:.it ci permetterà di ottenere, come  risultati, soltanto le pagine del siti italiani.
“” Le virgolette di apertura e chiusura, usate in una ricerca, servono a limitare la ricerca solo a una frase esatta, oppure solo alle pagine in cui le parole tra virgolette compaiono in quell’ordine preciso. Le possiamo inoltre utilizzare per cercare una parola scritta in modo insolito e impedire che Google ci rifili il solito “Forse volevi cercare: ”, per correggere la nostra ricerca. Basta racchiudere tra virgolette le parole che vogliamo e Google le cercherà così come sono e nell’ordine in cui sono. C’è da tenere presente, però, che Google presta già attenzione all’ordine in cui abbiamo inserito le parole da cercare e tenterà di darci risultati in base a quella logica: le virgolette servono a rafforzare questo aspetto, oppure a segnalare che una o più parole (quelle tra virgolette) vanno cercare così come sono, anche se sono sbagliate.
Se invece inseriamo il “meno” prima di una parola, diremo a Google di escludere quella parola da risultati della nostra ricerca. Ovviamente, questo strumento ci serve per eliminare possibili ambiguità nell’argomento che cerchiamo: possiamo usarlo, ad esempio, dopo aver inserito il titolo di un’opera che esiste sia come libro che come film, per eliminare tutte le voci che si riferiscono a quello che non ci interessa. Se cerchiamo harry potter –film, dai risultati della nostra ricerca saranno escluse le pagine che parlano del film. Se lo utilizziamo in combinazione con site:, possiamo escludere tutte le pagine che appartengono a un determinato sito: recuperando l’esempio precedente, la ricerca di juventus –site:gazzetta.it escluderà dai risultati tutte le pagine del sito della Gazzetta dello Sport.
+ ha la funzione opposta rispetto a -, che abbiamo appena visto. Se l’operatore serve a escludere una parola dalla nostra ricerca, utilizzando + possiamo chiedere a Google di darci tutti i risultati che includono quella parola. Per esempio, se cerchiamo harry potter +film, i risultati che otterremo saranno quelli relativi al film, non al libro (o almeno non solo al libro). L’operatore + può essere usato al posto delle virgolette se stiamo cercando una parola sola, ma con una grafia insolita o errata. Per esempio, se cerchiamo soccuadro, Google sicuramente ci risponderà “Forse volevi cercare: soqquadro” e poi ci rifilerà tutti i risultati per la parola corretta. Per costringerlo a cercare la parola sbagliata, invece, dovremo scrivere +soccuadro, oppure racchiuderlo tra virgolette.
* ha una funzione di jolly, in una ricerca. Se lo utilizziamo all’interno di una frase, per sostituire una parola, Google cercherà di completare la frase inserendo, al posto dell’asterisco, le parole che ritiene più pertinenti alla nostra ricerca. Per esempio, può essere molto utile quando non sappiamo quale parola inserire e speriamo che San Google faccia per noi il miracolo: se non ci ricordiamo cosa abbia scoperto Newton, possiamo scrivere Isaac Newton ha scoperto * e lasciare che sia Google a completare la frase, dicendoci nei risultati che cosa abbia scoperto Newton.
Ci sono poi altri sistemi per ottenere risultati più vicini a quello che stiamo cercando e che non richiedono l’uso di operatori di Gooogle o altri simboli strani, ma solo del nostro cervello. Se ci interessa trovare (e magari scaricare) la versione e-book di un determinato libro, otterremo risultati migliori scrivendo come ricerca il titolo dell’opera, seguita dalla parola pdf, per esempio: scrivendo il signore degli anelli pdf sarà molto più facile ottenere, tra i primi risultati, un pdf scaricabile con il libro in questione. Allo stesso modo, scrivendo il titolo di una canzone seguito dalla parola mp3, ci sarà più facile trovare la canzone che cerchiamo in un formato scaricabile. Nel caso di un album, invece, dovremo utilizzare rar oppure zip dopo il suo nome, perché sono i formati compressi in cui normalmente gli album sono caricati. Per queste ricerche, però, spesso è più conveniente utilizzare FilesTube, invece di Google.
In linea generale, nelle nostre ricerche Google cerca di capire cosa sia che ci interessa davvero e, di conseguenza, cerca di restituirci un risultato il più possibile vicino alle nostre richieste. Non sempre ci riesce, ovvio, ed è quindi importante dargli una mano, rendendo il più chiare possibili le nostre ricerche. Piuttosto che limitarci a buttare una parola e sperare in bene, è utile scrivere una domanda, o una frase, che descriva in sintesi quello che ci serve sapere. Cercando pdf ci uscirà di tutto; se ci passiamo a come convertire pdf, anche il risultato sarà più preciso; se poi scriviamo come convertire pdf online, allora siamo quasi certi che, già nella prima pagina dei risultati, ci sarà qualcosa di utile per noi.
Tutto questo si riferisce alle ricerche per parole. Come abbiamo visto, però, di recente è stato anche introdotto uno strumento di ricerca per immagini, il che aumenterà il campo e la complessità delle nostre ricerche... ma questo è un altro discorso.

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COMMENTI (1)

Da Giacomo Masotti
Inviato il 16 gennaio a 15:47
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