Le geniali misure anti-crisi del governo di responsabilita’

Creato il 30 settembre 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Riceviamo e pubblichiamo

Basta incappare in uno dei tanti talk show televisivi per rendersi conto che in Italia, la politica, parla un linguaggio autoreferenziale ricco di rimandi a questioni private lontane mille miglia dai problemi che oggi affliggono gli italiani. E alle domande poste dai conduttori, mai nessuno che osi affrontare di petto l’argomento preso in esame. Scelgono tutti la scorciatoia del decentramento del punto di vista e riportano il discorso sulle tematiche a loro più care. Quando accade che il presentatore ponga l’intervistato nella condizione di fornire una spiegazione chiara su qualche questione opaca, allora questo comincia ad enumerare cifre (mai oggettive), ad attribuire colpe agli altri partiti di governo, a prendersela con gli altri ospiti incivili. Anche se utilizzano “abbiamo fatto” e “faremo”, passato e futuro, nulla di coniugato al tempo presente, ci si augura che portino avanti seriamente, con provvedimenti adeguati, il loro delicato mandato. Tutti lo speriamo, infondo ci hanno detto che questo è un governo di responsabilità nazionale, formato da politici di livello che possono vantare anni di studio alle spalle e una solida preparazione nelle scienze economico-statistiche. Proprio per questo, al di là delle chiacchiere degli studi televisivi, erano riusciti a trovare un’impensabile soluzione per sventare l’aumento del punto di IVA. Come? Aumentando le accise sulla benzina.

Purtroppo o per fortuna l’astuta intuizione, che ha fatto imbestialire il Codacons, non si è tradotta in un provvedimento per via del ritardo con cui si sono mossi nel reperire i fondi necessari. Perciò la manovra, per quanto ponderata ed intelligente, è stata archiviata e la progressione dell’IVA non si è arrestata. Per produrre l’antidoto anti-crisi mancava un miliardo e certo, come sottolinea M. Incerti (uff. comunicazione M5s del Senato) in un post su Facebook, non si poteva proprio fare a meno dell’italica passione per il gioco: “Ricordo che per non aumentare l’IVA mancava un miliardo di euro e PD-PDL nel decreto sull’IMU hanno inserito un condono per i concessionari di slot machine pari a 1.9 miliardi di euro. Indovinate chi paga il conto?” La risposta è davvero scontata.

Tuttavia l’idea di bloccare l’IVA aumentando il costo della benzina è assolutamente rimarchevole; è un po’ come se un giorno rientrate in casa, trovate dello sterco del cane in camera e, invece di buttarlo, lo spostate in salotto: la camera non puzzerà più, ma non possiamo dire di aver pulito casa. Persino Cavour si sarà rigirato nella tomba. Forse non riusciamo bene a comprendere la scelta effettuata perché non abbiamo la giusta preparazione, oppure non valutiamo la possibilità di lasciare l’auto a casa ed utilizzare gli economici mezzi pubblici che lo Stato mette a nostra disposizione, come i treni (la Circumvesuviana tra tutti), la metro e i nuovissimi pullman. Sappiamo solo lamentarci, è vero. Ma dobbiamo capire perché non sono ancora stati tagliati i maxi-stipendi pubblici, a che punto siamo con l’abolizione (o la drastica riduzione) del finanziamento pubblico ai partiti, che fine ha fatto l’intenzione di ridurre le auto blu, perché si sostiene la spesa militare e quale progetto avete per rilanciare la nostra agonizzante economia.

MoVimento 5 Stelle Perugia



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