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Le giocate che valgono un Mondiale e il cioccolato Made in World

Creato il 16 giugno 2014 da Giuseppe Armellini
Quattro partite 12 goal.
3 in Costa D'Avorio - Giappone (che delusione Kagawa-Okazaki...)
3 in Svizzera - Ecuador
3 in Francia - Honduras (ma Francia fermata praticamente per un tempo sullo 0 a 0 in 11 contro 11...)
3 in Argentina - Bosnia (ragazzi, l'Argentina è squadra operaia per 8/11, non è imbattibile)
Le giocate che valgono un Mondiale e il cioccolato Made in WorldUno legge il titolo del post e magari pensa al goal di Messi, magari pensa allo stop di Pogba che ha dato
rigore, espulsione e vittoria, magari pensa all'1-2 ivoriano.
Ma no, ieri la più grande giocata del Mondiale, una di quelle che su un campo da calcio non si vedono mai, l'ha fatta l'operaietto Behrami (e pensare che a 19 anni in B era un'ala pazzesca).
Perchè i goal, i rigori, gli 1-2, tutto fa parte del calcio, se uno fa un goal in rovesciata, pure al 90°, fa parte del calcio.
Ma quello che ha fatto Behrami no, o almeno praticamente mai.
Siamo al 92°, Svizzera ed Ecuador sono sull'1 pari, risultato che può anche andar bene a entrambi.
Behrami prima chiude in difesa, poi parte a centrocampo per un contropiede.
Viene falciato selvaggiamente.
Non solo non rimane a terra fino a fine partita come avrebbe fatto l'80% dei calciatori ma non ci resta neppure un secondo come avrebbe fatto il restante 19%. Una cosa quasi mai vista. Behrami ha la straordinaria intelligenza di capire che quella sua fuga è l'ultima possibilità di vittoria (attenzione, non per il pareggio, sarebbe stato tutto diverso, quell'1% diventerebbe un 10) e allora rimbalza sul campo, passa il pallone e la Svizzera completa la magnifica azione della vittoria all'ultimo minuto.
Sono piccoli gesti che dimostrano tanto.
Dimostrano che 9 falli su 10 nel calcio non necessitano di giocatori a terra o sceneggiate.
Dimostrano che fare qualcosa per vincere è sempre meglio di non fare qualcosa per vincere.
Dimostrano che a volte c'è un tipo di intelligenza che travalica quella calcistica e Behrami è stato un genio, altro che Messi. Quel suo rimbalzare rappresenta la differenza, molto probabilmente, tra l'andare avanti in un Mondiale e il non andarci. E non era nemmeno l'ultima partita, anzi, la prima. E la Svizzera non stava nemmeno perdendo.
Meno male poi che l'arbitro l'ha capito, ha aspettato.
Questa Svizzera che poi il suo cioccolato lo fa con ingredienti da tutto il mondo.
Benaglio che è praticamente nostro.
Djourou che è della Costa d'Avorio.
Von Bergen con quel Von che richiama altrove...
Rodriguez che è mezzo spagnolo e mezzo cileno.
Inler che è turco.
Behrami che è kosovaro.
Xhaka che è kosovaro-albanese.
Shaqiri lo stesso.
Drmic che è slavo.
e poi entrano quelli che hanno fatto goal
Mehmedi che è macedone
Seferovic che è bosniaco
E in panchina altri mezzi italiani come Barnetta e poi altri slavi come Gavranovic, capoverdiani come Fernandes, altri macedoni come Dzemaili e mezzi spagnoli/serbi come Senderos.
Non c'è uno svizzero.
Che poi è strano, ad esempio in sport che dominano come lo sci sono tutti autoctoni.
Già, ma perchè loro c'hanno le montagne, a pallone in discesa si gioca male.
E allora avanti con la cioccolata made in World, avanti tutta.

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