Le vacanze di
Pasqua sono finite; quando i turulli gemelli erano più piccini e molto più malati (vuol dire dall'anno scorso sino ad arrivare con due passi da gambero alla loro nascita!), la durata era moooolto più lunga.
Trasferta marchigiana di due settimane per cercare di ossigenare mente e bronchi.
Sono più di dieci anni che queste festività le trascorriamo nelle
Marche.
Quest'anno, tra il caro benzina e il trasloco imminente, abbiamo deciso di restare a casa.
Ho lavorato sino a giovedì. E da venerdì siamo stati tutti insieme.
Le giornate sono trascorse veloci; unico neo: l'antibiotico di Chiara (il primo dopo la scorsa primavera) unito al tempo autunnale.
Ogni volta che scrivo cercando di trasmettervi la mia soddisfazione temo che vi facciate delle idee sbagliate; non siamo
la famiglia del Mulino, anche se, giuro, a volte penso che con molto impegno e molta dedizione e grandi sorrisi ci si possa arrivare.
Le giornate sono insaporite da grandi urlate e rimproveri, da capricci per le peggiori stronzate; da dispetti e sgambetti; da musi lunghi e scioperi.
Se a tre va bene andare a destra, al quarto no; sono poche le cose che mettono tutti d'accordo. Una di queste è andare in bicicletta... Si parte sereni; così Danilo ed io ci possiamo illudere di avere trovato "una chiave"... Ma le illusioni si sa come sono...
La rotella di uno tocca per sbaglio (?) quella dell'altro; Franci è grande e deve farlo notare, giustamente, a tutti... Così parte come un razzo e dopo poco non lo troviamo più.
Insomma, c'è da fare!
E nelle sere di stanchezza temo che stiamo sbagliando; perché si sente la tensione... Riuscite a capire?
Si sente lo scontento, o la stanchezza, non so se ha un nome e se è sempre la stessa cosa... Sono pestiferi, molto spesso sono pestiferi.
Non fatemi i pistolotti sulle nostre ansie che si riversano, queste le conosco e le riconosco, almeno la maggior parte delle volte.
Francesco chiede sempre più cose, spesso con modi assai antipatici. E ci sta che è geloso... ma oltre un tot non abbiamo strumenti e possibilità.
Sono quattro+due noi+uno Stefano; vedere la luna storta a turno in ognuno di loro-noi ci fa percepire una perenne e costante luna storta.
In questo momento dormono tutti; domani la scuola ricomincia.
Mi domando, dopo aver scritto queste righe, se sono una illusa o ancor di più una paranoica.
Perché è vero che la serenità non deriva dalle cose che si fanno; però ai miei occhi poter "fare" tutti insieme è segno di emancipazione.
I genitori di gemelli mi capiscono...
Provo una grande soddisfazione quando riusciamo a dedicare tempo e risorse a loro e alle cose che a loro piace fare, a prescindere da capricci e proteste.
Da giovedì sera contiamo:
- una cena fuori: verdure e Kebap per la stratosferica cifra di 18 euro!
- Museo Scienze Naturali
- giro in metropolitana leggera e bus
- passeggiate in bicicletta
- gita al parco con pranzo al sacco (tramezzini e pomodori e finocchi)
- gelato al bar
- giornata a casa con amichetto
- risvegli senza la sveglia e un paio di penniche pomeridiane
Questa vacanza torinese mi è piaciuta.
foto Loretta Campomaggi
foto Loretta Campomaggi
foto Loretta Campomaggi
foto Loretta Campomaggi