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Le guerre vengono motivate da falsi pretesti ... cosa faranno per giustificare un'aggressione all'Iran?
Creato il 07 agosto 2012 da Corradopenna(*) Da http://blogsofnote.it/tag/pearl-harbor/
Com’era possibile che un’unità operativa speciale così grande — comprendeva sei portaerei — fosse riuscita ad avvicinarsi fino a 370 chilometri da Oahu e a lanciare 183 aerei nella prima ondata dell’attacco, sfuggendo ai radar e infliggendo alla flotta americana del Pacifico un colpo così terribile? Anzitutto, l’unità operativa giapponese seguì una rotta settentrionale malgrado l’inverno e il mare grosso. La zona a nord di Pearl Harbor era la meno battuta dai voli di ricognizione americani. Inoltre le portaerei giapponesi mantennero un rigoroso silenzio radio.
Il radar, comunque, vigilava sull’isola strategica per individuare eventuali aerei in arrivo. Verso le sette di quella mattina decisiva, due militari in servizio presso l’Opana Mobile Radar Station sull’isola di Oahu notarono dei punti insolitamente grandi sull’oscilloscopio, che segnalavano la presenza di “probabilmente oltre 50” aerei. Ma quando avvertirono il Centro Informazioni fu detto loro di non preoccuparsi. L’ufficiale che si trovava presso il Centro Informazioni suppose si trattasse dei bombardieri americani B-17 attesi dal continente.
È mai possibile che il governo americano non avesse sentito, per così dire, puzza di bruciato nell’aria? Il governo giapponese aveva fatto pervenire ai suoi inviati a Washington un messaggio in 14 parti da consegnare a Cordell Hull, il segretario di Stato, alle 13 in punto del 7 dicembre 1941. A Pearl Harbor, per il fuso orario, sarebbe stata la mattina del 7 dicembre. Il messaggio conteneva la dichiarazione dell’interruzione da parte del Giappone dei negoziati con gli Stati Uniti per serie ragioni politiche. Avendo intercettato il messaggio, il governo americano si rese conto che la situazione era critica. La sera prima di quel giorno memorabile, Franklin D. Roosevelt, allora presidente degli Stati Uniti, aveva ricevuto le prime 13 parti del documento intercettato. Dopo averlo letto, disse, in sostanza: “Questo significa la guerra”.
Sebbene le autorità americane credessero imminenti degli atti di ostilità da parte dei giapponesi, la New Encyclopædia Britannica dice: “Non conoscevano né l’ora né il luogo dove ciò sarebbe accaduto”. La maggioranza pensava a qualche parte dell’Estremo Oriente, forse in Thailandia.
(...)
Da parte americana ci furono oltre 2.330 morti e 1.140 feriti.
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