La notizia della legge che andrà ad istituire la figura del giudice nazionale ha suscitato forti critiche da parte di tutte le guide italiane. La figura della guida nazionale consentirebbe a le guide di tutta l’UE di fare da cicerone in ogni stato membro . La protesta è sorta in quanto questa legge è stata vista come una “dequalifica della guida Italiana e una rimozione della specificità di area di competenza”.
La protesta è organizzata dal Comitato Turismo Campania, appoggiata dalla Filcams-Cgil, dalla Uil-Uiltucs, dall’Usae-Finact, dalla Federagit e dall’Associazione Guide Turistiche Campane e si terra venerdi presso gli scavi archeologici di Pompei. Spiega il presidente dell’associazione regionale guide turistiche della Campania Pietro Melziade che è stato scelto Pompei come luogo per la protesta in vista dei recenti avvenimenti che hanno interessato il sito archeologico. “La legge – spiega il presidente dell’associazione regionale guide turistiche della Campania Pietro Melziade – crea un liberismo selvaggio e senza regole, che permette ai prestatori di servizi e mestieranti stranieri di poter operare senza alcun tipo di controllo nei nostri territori. La nostra mobilitazione – continua – serve per spiegare agli italiani l’ennesimo atto di codardia politica dei nostri governanti e delle gravi ricadute dell’articolo 3 della legge 97/2013, che sta già provocando danni in termini occupazionali ed economici. Abbiamo scelto Pompei perché è il simbolo, ora più che mai, di decisioni politiche scellerate e disastrose per il nostro patrimonio culturale”.