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Le Hèros de la semaine – Florian Thauvin, sulla strada dell’Eden

Creato il 16 luglio 2013 da Marco Santi Trombetta @MarcoSantiii

Se la Francia Under 20 ha vinto il mondiale di categoria un motivo ci sarà, probabilmente anche più di uno.In mezzo al campo c’era il fenomeno con la maglia numero 6, Paul Pogba, ma appena qualche metro più avanti c’era anche un numero 20 che del fenomeno comincia a prenderne i contorni, Florian Thauvin.

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Campione (del mondo) a 20 anni

PRINCIPE DI BASTIA -  La città di nascita di Thauvin è Orleans, ma è a Grenoble dove inizia a sbocciare il suo talento. Gioca nelle giovanili del GF38 fino a 18 anni e nella stagione 2010/2011 esordisce nel calcio professionistico collezionando tre presenze in Ligue 2. L’anno dopo, però, il Grenoble è costretto a svendere tutti i propri gioielli per motivi finanziari e così Thauvin finisce al Bastia a prezzo di saldo.

In Corsica conquista subito la promozione in Ligue 1, ma senza fare sfracelli. Aspettava il momento giusto. La prima stagione in massima serie, infatti, è un autentico capolavoro: 32 presenze, 10 goal, 3 assist e difese avversarie portate a spasso di partita in partita. Tra marzo e aprile mette a segno tre doppiette di fila, portandosi sui livelli di costanza realizzativa di mostri sacri come Messi e Ronaldo.

A Bastia diventa l’idolo, il principe. Con i suoi goal trascina la squadra alla salvezza ed entra nel mirino di Newcastle ed Arsenal. I Gunners arrivano ad offrire fino a 5 milioni, ma la scelta del ragazzo (che ha chiesto di rimanere in Francia a maturare) cade sul Lille, che con soli 3,5 milioni si porta a casa un gioiellino che in paio d’anni potrà rivendere 5-6 volte tanto. Se non di più…

SUL TETTO DEL MONDO - L’annata monstre di Thauvin si conclude con la conquista del Mondiale Under 20nel quale sigla tre goal ed un assist. La doppietta in semifinale col Ghana è un saggio di tutte le sue capacità: il primo goal arriva dopo aver bruciato in velocità tutta la difesa africana (portiere compreso), il secondo con un sinistro chirurgico all’angolino diventato ormai suo marchio di fabbrica.

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Post Hazard a Lille

C’EST LE BRESIL - Un classe ’93 sconosciuto che alla stagione d’esordio fa faville in Ligue 1: era inevitabile che i media impazzissero per lui. Contro il Valenciennes segna un goal pazzesco partendo dalla sua metà campo e saltando come birilli tutti gli avversari: “Thauvin, c’est le Brésil!”, esclamano i giornalisti deliziati dallo ‘joga bonito’ del ragazzino.

Sinistro naturale, Thauvin può occupare tutte le zone della trequarti o giocare come ala (destra o sinistra) in un 4-3-3. La sua arma migliore è la velocità, il cambio di passo improvviso con cui prende il tempo agli avversari. Spesso a giocatori con queste caratteristiche manca il fisico, ma i 179 centimetri di Thauvin sono un’eccezione: ha una massa muscolare che gli permette di fare la differenza sia nello stretto che in campo aperto.

E non dimentichiamoci del suo mancino, potente e preciso anche dalla distanza: per averne un assaggio basta rivedere il missile con cui ha fulminato Mandanda al Velodrome. A volte è ancora un pò egoista, ma a 20 anni ci sta. Ad oggi, sicuramente, i pregi sono decisamente più dei difetti.

COME HAZARD - Se il paragone regge o non regge lo capiremo nei prossimi 12 mesi. Di sicuro Thauvin ha tutte le carte in regola per diventare una delle migliori plusvalenze del campionato francese, in pieno stile Hazard. Certo il belga uscì fuori direttamente dalle giovanili del Lille, ma non si può avere tutto.

I ‘Dogues’ hanno l’occhio fino in fatto di giovani, difficilmente sbagliano un colpo. E’ vero che al timone della squadra non c’è più Rudi Garcia (si era anche ipotizzato che il tecnico potesse portare Thauvin alla Roma, ma il Lille ha fatto muro), ma Renè Girard (campione di Francia col Montpellier) è un altro che sa come plasmare i talenti: Giroud, Belhanda e Cabella sono sbocciati con lui.

“Futuro? Devo parlarne con il mio agente”, ha detto recentemente Thauvin. Il suo contratto è in scadenza nel 2017 e su di lui si è tuffato il Marsiglia con un’offerta di circa 8 milioni. Sembra comunque molto difficile che il Lille ceda alla corte dell’OM. Otto milioni sono pochi per uno che ha appena imboccato la stessa strada di Hazard.

Marco Trombetta



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