Beppe Grillo ad inizio aprile chiosava:
Perché hai votato il MoVimento 5 Stelle?
Per fare un governo con i vecchi partiti?
Per votare in Parlamento i meno peggio?
Per discutere con il pdmenoelle di programma quando quello del M5S è il suo esatto contrario?
E, dopo una serie di altri punti, chiudeva il post sul suo blog così:
Se hai votato per il M5S anche soltanto per uno di questi punti, allora hai sbagliato voto. Mi dispiace.
La prossima volta vota per un partito.
Poi a questo giro, di amministrative, la famosa prossima volta, molti non lo hanno votato. O meglio, c’è chi ha scelto di non votare proprio e chi ha scelto di votare per altri (diciamo un partito classico, e pure qua l’emmoragia è pesante). Questi ultimi, sopratutto, son finiti tutti nell’Italia A, quella del vi capisco. Che poi diciamolo: vi capisco is the new coglioni (di berlusconiana memoria). Decidiamoci però.
Probabilmente dopo le elezioni una parte di quelli che avevano votato m5s per protesta a questo giro si è astenuto direttamente dal votare. Già, perché va poi anche detto che per gli italiani le amministrative sono un po’come la coppa italia di qualche anno fa per il calcio.
Alla fine di tutto però, tra “numeri occultati dai media“, gli stessi che secondo Grillo a questo giro non avevano colpa o comunque avrebbero inciso poco, e caccia alla talpa, di molto si è discusso nel movimento tranne che delle vere ragioni che hanno portato a questo risultato (ragioni, intendiamoci, che pure altrove si dovrebbero porre visti i dati dell’affluenza).
Vedremo se nelle prossime ore dal confronto della squadra parlamentare 5 stelle salterà fuori anche un mea culpa, o solo un colpa loro, vostra.