Ieri sera mi è capitato davanti agli occhi un servizio de “Le iene” (ennesimo grimaldello mediatico ad uso e consumo dell’ arcoriano e travestito da servizio di controinformazione); un inviato lasciava in terra un Rolex nelle piazze delle città di vari Paesi europei (Italia, Francia, Svizzera e Romania) aspettando che qualcuno lo raccogliesse. Recuperarlo significava vincere la “medaglia dell’illegalità”. Il “premio” era messo in palio anche attraverso una modalità differente e consequenziale: l’inviato rincorreva i passanti con in mano 100 euro, avvisandoli che la banconota era caduta dalle loro tasche. Chi la prendeva, assicurava a se stesso ed al proprio Paese il “trofeo” del programma di Italia 1. Il tutto “impreziosito” dalla cornice fonetica delle urla, sguaiate e stridule, della “iena”. Chi è salito sul punto più alto del podio? Bucarest, la Romania. Ladroni! Premesso che raccogliere un oggetto in terra non costituisce un atto amorale così come, in tempi di crisi (ancor più severi in un Paese del Secondo Mondo), non e biasimevole “accettare” 100 euro se e quando nessuno le reclama, non possono esimermi dal pormi e dal porre alcuni interrogativi: sono stati soltanto i romeni a raccogliere l’orologio e ad accettare la banconota, oppure la cosa è avvenuta anche in altre piazze? Chi può garantire che il servizio non sia stato sottoposto ad un’attenta (e calcolata) opera di “labor limae”? Il format in questione è trasmesso, per l’Italia, da una rete Mediaset, e non mi stupirei se anche questa fosse una mossa, l’ennesima, di indottrinamento politico e culturale, in tale frangente volta ad alzare la polvere contro gli immigrati e i romeni “zingari” e “ladri”. Se così fosse, ci troveremo davanti ad un esempio di propaganda “agitativa” di tipo “sociologico” (tra le più insidiose).
Ho una buona istruzione ed una situazione economicamente accettabile anche grazie ad un “romeno” del XIX secolo, che lasciò l’aquilano per andare a farsi sfruttare (ed insultare) in una fabbrica di Detroit.