Oltre il 60% delle leggi approvate nascono fuori dal Parlamento. Dalle ratifiche dei trattati internazionali, passando per la conversione dei decreti leggi emanati dal Governo, Camera e Senato spesso e volentieri si limitano ad approvare o modificare testi altrui.
L’iniziativa delle leggi è sempre in più in mano al Governo. 8 testi su 10 sono presentati dall’Esecutivo, lasciando al Parlamento solamente le briciole. Non solo, i tempi di approvazione sono molto diversi. Se in media il Governo impiega 133 giorni a trasformare una proposta in legge (poco più di 4 mesi), i membri del parlamento ce ne impiegano 408 (oltre 1 anno). Nell’attuale legislatura si evidenziano trend opposti: mentre le proposte del governo sono più lente rispetto allo scorso quinquennato, quelle del parlamento sono più veloci.
Ma quello che forse rimane più impresso è il contenuto dei testi che vengono approvate nel nostro Parlamento. Nelle ultime due legislature sono state approvate 565 leggi. Il 36,28% di esse erano ratifiche di trattati internazionali, il 26,55% conversione di decreti. Questo vuole che 6 volte su 10 una legge che viene approvata da Camera e Senato non nasce internamente al Parlamento, ma viene sottoposta all’aula “semplicemente” per eventuali modifiche o bocciature.
Per approfondimenti:
- Leggi approvate, 8 su 10 sono del Governo
- MiniDossier “Premierato all’Italiana”
- L’infografica