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“Fallen in Love”, nuovo libro di Lauren Kate (in attesa diRapture), è un intreccio di quattro storie d'amore, storie che si svolgono nello stesso arco temporale, San Valentino, la festa degli innamorati per eccellenza.La storia Le vicende narrate dalla Kate riguardano alcuni personaggi chiave della saga Fallen: si inizia da Shelby e Miles, per poi arrivare a Roland, poi Arriane e Tess concludendo con Luce e Daniel.Per quanto riguarda le storie d'amore, non le ho trovate tutte ugualmente convincenti, anzi. La storia di Shelby e Miles mi è parsa scontata e davvero troppo infantile, la solita ragazzina all'apparenza sicura e se vogliamo anche un po' frivola che si scopre essere tremendamente innamorata dell'amico d'infanzia. Troppo “già sentito”, troppo lineare, poche emozioni. Ho iniziato a ricredermi sul libro nel suo complesso, passando alla storia di Roland, sicuramente più efficace ed adulta, con una esaltazione (che non mi è dispiaciuta, devo dirlo) di ideali quali “il sacrificio d'amore” e l'onore di un uomo che compie un nobile gesto gratuito, senza quindi richiedere nulla in cambio. Finita questa parte della storia, lo ammetto, la riflessione sul vero amore c'è stata: donare agli altri sé stessi ed essere pronti, talvolta, a mettere da parte il proprio egoismo quando può soltanto nuocere al destinatario del nostro amore.La storia di Arriane e Tess, era piacevole ma, a mio avviso, non troppo sconvolgente, così come quella di Luce e Daniel.Il problema maggiore riscontrato durante la lettura era la barriera tra me, lettrice, ed il libro stesso: leggevo la storia ma non la sentivo vicina, non mi sentivo fondamentalmente partecipe di tutte quelle vicende che la Kate stava raccontando. Nessun collegamento empatico, se non per la storia di Roland, la più emozionante direi. Struttura Prendere un'unica situazione (il giorno di San Valentino) e raccontarla da differenti punti di vista (quelli, appunto dei vari personaggi) è un ottimo modo (soprattutto completo ed imparziale) di narrare una storia. Tra l'altro il modo di scrivere della Kate, piuttosto semplice ma, fondamentalmente, colorato da espressioni molto belle ed eleganti, mi ha colpito in modo del tutto positivo, compensando (almeno parzialmente) le lacune riscontrate a livello di “riuscita della storia”. come mi è parso? sterile, peccato.Voto: 2 mele