le letture della Fenice: RECENSIONE - L'ultimo lupo mannaro di Glen Duncan

Ed eccoci qua, a parlare della mia ultima lettura: L'ultimo Lupo Mannaro di Glen Duncan.
La trama
Jacob Marlowe ha appena scoperto di essere l'ultimo della sua specie. È braccato dai suoi nemici e tormentato da un tragico passato. Logorato da due secoli di lussuria e di assassinii, a cui è spinto ogni mese dalla Maledizione che lo ha colpito, ha deciso di consegnarsi alle autorità alla prossima luna piena. Gli ultimi trenta giorni prima che tutto finisca. Ma proprio mentre Marlowe sta contando le ore che lo separano dalla propria fine, un brutale omicidio e un incontro tanto incredibile quanto inaspettato lo catapultano di nuovo all'inseguimento disperato della vita.
tre motivi per leggerlo..
1) Glen Duncan sa come scrivere. Personalmente mi capita davvero raramente di incontrare un libro che mi incanti nel modo in cui L'ultimo lupo mannaro ha fatto. Non è solo una questione di storia, di per sé estremamente curata, ricca di colpi di scena e di personaggi descritti con la massima perizia, ma è anche un fattore di forma (ricollegandoci al discorso di qualche giorno fa). Il linguaggio segue i mutamenti di forma del protagonista stesso: se rimane più elegante e ricercato quando Marlowe è un essere umano, si modifica diventando distorto e violento quando diventa un lupo. Ed è incredibile anche il modo in cui l'autore ci racconta la condizione di lupo: lo fa come se stesse raccontando qualcosa di sperimentato, qualcosa di conosciuto. Ho apprezzato anche la filosofia di vita di Jacob: molto Nietzsche nella prima parte, quando non vede più il senso della sua esistenza, con qualche influenza di eroe romantico nella seconda, quando vuole salvare la sua amata.
2) È sexy: Glen Duncan non ha paura ha parlare di sesso. Lo fa in modo diretto e schietto, senza filtri, senza mai scadere nella pornografia, e mettendo le sue parole a pieno servizio della storia narrata (anche se, devo ammettere, la scena di sesso tra i due lupi mannari della storia, mi ha lasciato parecchio perplessa!!!).
3) È ben costruito: i momenti più lenti di introspezione, sono compensati dalla vita in perenne movimento del nostro caro lupo mannaro. L'intreccio è ottimo, non scade nella banalità (come invece spesso accade).
Che dirvi amici? Sicuramente un libro per chi non si scandalizza, ma certamente degno di essere letto!
Tre mele ed un torsolo (fosse solamente per il modo in cui è stato scritto, se ne prenderebbe 4 o forse anche di più!!).