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Le letture della Fenice - RECENSIONE - La città di sabbia

Creato il 28 maggio 2013 da Lafenice
Buongiorno a tutti amici ed amiche! È una Fenice un tantino assonnata ed appena alzatasi dal suo comodo giaciglio, a parlarvi. Davanti a me una tazza di caffè bollente, l'immancabile gatto alla mia destra, ed il pensiero di una notte finita troppo presto in mente.. una notte comunque felice, di relax, musica, grattini, capricci e, rullo di tamburi.. vecchiaia. Ma questo è un altro argomento. Rimaniamo sul tema di oggi: finalmente ho preparato la recensione di questo libro che.. morivo dalla voglia di leggere! Con un leggero ritardo sull'uscita, arriva la recensione di “La città di sabbia” di Laini Taylor!
Le letture della Fenice - RECENSIONE - La città di sabbia La città di sabbia di Laini Taylor Fazi Editore pagg. 400 ca prezzo: 16,60€ in libreria dal 25 aprile 2013
La città di sabbia è il secondo capitolo della serie di Laini Taylor iniziata lo scorso anno anno con La chimera di Praga, tra i migliori dieci libri del 2011 per Amazon, segnalato da New York Times, Publishers Weekly, Kirkus Reviews e School Library Journal come uno dei libri migliori del 2011. I diritti di traduzione sono stati acquisiti in 25 Paesi e quelli cinematografici dalla Universal Pictures, dopo un’infuocata asta tra 5 major.
Sentimento, avventura e fantasia, uniti in una scrittura evocativa e ricca di fascino. Una storia d’amore contrastato, una guerra epica tra popoli nemici e personaggi indimenticabili che provengono da antiche mitologie. Oltre i confini della Terra, in un luogo effimero e invisibile, due giovani creature, un guerriero serafino e una chimera si sono incontrati e tra di loro è nato un amore impossibile. Le loro due razze infatti, nemiche da secoli, sono in guerra, e tentano di distruggersi a vicenda in una spirale di vendette e sacrifici. I due ragazzi però hanno un sogno, portare la pace e la serenità tra i loro due popoli e vivere il loro amore senza l’ombra del pericolo e della segretezza. Ma il destino non sarà misericordioso per questi due amanti sfortunati, che verranno scoperti e condannati a morte. Akiva riuscirà a fuggire e mettersi in salvo, mentre Karou verrà giustiziata, ma grazie al suo padre adottivo, un resuscitatore, la sua anima verrà trasmigrata in un corpo umano. Ma Karou non potrà per sempre nascondersi dalla sua vera identità e quando scoprirà tutto sul suo passato sarà anche il momento di ritrovare Akiva e continuare ciò che avevano iniziato insieme. Riusciranno a costruire un dialogo di pace tra i due nemici e scongiurare un conflitto che potrebbe distruggere le loro vite e il loro mondo?
La domanda che mi ponevo prima di intraprendere la lettura di questo libro, era “varrà almeno quanto il primo?”. Insomma amici, quante volte vi è capitato di iniziare una serie, elettrizzarvi al solo pensiero del primo libro, e poi.. crollare come sacchi vuoti sugli altri? Alla sottoscritta davvero tante. Penso alla serie di Switched, ad esempio, o ai draki di Firelight, solo per citarne alcuni. Vi dirò che, dopo l'entusiasmo che ha accompagnato l'uscita dei primi 76 libri, ho iniziato a provare una sorta di apatia anche per le uscite della Harris (Sookie Stackhouse): allungare troppo può essere un tantino controproducente! Insomma, serie che non si sono dimostrate all'altezza dell'idea originaria, che non hanno saputo portare avanti quel carisma che aveva caratterizzato le prime pagine, vuoi per scontate pieghe nella storia, vuoi per problemi più.. strutturali, direi (penso ad Amanda). Inutile dire che, quello di cui sopra, non è il caso della Taylor. Il fascino che la storia esercita sul lettore, aumenta pagina dopo pagina, alimentato da colpi di scena e da intrecci che ne aumentano la ricchezza. Se, nella Chimera di Praga, il lettore si trovava ad affrontare un “sogno d'amore”, due nemici giurati per tradizione che sfidano le convenzioni sociali innamorandosi l'uno dell'altra e sognando un mondo diverso, fatto di libertà ed amore; in “La città di sabbia”, ammiriamo il suo processo inverso, frutto di “dinamiche del cuore” per nulla scontate e così reali, così tangibili da ricordarci la nostra stessa vita. La cosa più bella è che la Taylor riesce a mantenerci sospesi sul filo: non ha fretta di arrivare alla fine, non ha fretta di mostrarci ciò che deve succedere. Ci guida verso l'epilogo con sapiente tranquillità, lasciandoci gustare la storia. I personaggi sono ben caratterizzati, comprensibili ma non totalmente prevedibili fino alla fine. Le loro caratteristiche principali, vuoi la malvagità del lupo o la gentilezza di Ziri, persino il totale amore di Akiva, diventano il filo conduttore di ogni loro azione. Sbagliano, fanno ciò che è giusto, poco importa: sono come sono.
Insomma, mentirei se aggiungessi qualcosa di negativo alle mie parole. È un libro semplicemente.. splendido!
Voto: 5 mele

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