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Le letture della Fenice - RECENSIONE: Terra di Nessuno

Creato il 25 luglio 2013 da Lafenice
Buongiorno a tutti amici e amiche books addicted!
Oggi torniamo a parlare di La Mela Avvelenata Bookpress attraverso la recensione di un racconto breve ma, sicuramente, d'impatto: Terra di Nessuno di Vittoria Corella. Curiosi? Leggete un po'..
Le letture della Fenice - RECENSIONE: Terra di Nessuno Terra di Nessuno di Vittoria Corella La Mela Avvelenata Bookpress pagg. 16 disponibile per il download gratuito sul sito www.lamelavvelenata.it
Prima del 1989 c’erano due Berlino e due Germanie. Questa è una storia d’amore tagliata a metà dal più terribile dei Muri. Ed è anche la storia di qualcuno che un giorno ha smesso di avere paura.
La trama che leggete qua sopra, è quella che compare sulla scheda di presentazione del libro nel sito dell'editore. É una presentazione che non mi trova concorde. Il fulcro centrale di Terra di Nessuno, non è tanto la storia d'amore di cui parla la trama presentata dall'editore, quanto la vita di un semplice soldato della VoPos: convinto della bontà della lotta contro i fascismi, serve lo stato con zelo quasi robotico fino al momento in cui.. due uomini, uno ad est ed uno ad ovest del muro, si incontrano ogni notte davanti ai suoi occhi, recitandosi poesie d'amore. Sfidano il pericolo e mettono a repentaglio la propria vita per “incontrarsi”, seppur divisi da un muro e sotto gli occhi di guardie che – nella maggior parte dei casi – non possono comprenderli, e parlarsi attraverso i versi di qualcuno che un tempo parlò dell'amore, e finì per parlare anche di loro. [ATTENZIONE//SPOILER] Sarà la morte di uno dei due uomini, a spingere la vita di Stefan (la guardia) verso il suo doveroso compimento: sarà proprio questo avvenimento a fargli capire che, pur avendo rifiutato per lungo tempo questa ipotesi, aveva già voltato le spalle a tutto ciò che aveva ritenuto insindacabile fino a quel preciso momento (l'obbedienza, il dovere, l'ideologia). [FINE SPOILER]. Ecco la ragione per cui ritengo che il fulcro della storia non sia tanto la storia d'amore quanto la ricerca della libertà (come assenza di paura) di Stefan: proprio perché ogni avvenimento, ogni circostanza risulta funzionale alla formazione di questo personaggio. Il microcosmo di “Terra di Nessuno”, quindi, ruota proprio intorno a lui: tutto ciò che non lo riguarda direttamente, diventa la lezione da imparare, l'esempio, la spinta a seguire una determinata via che lui già sente come propria, ma che non ha il coraggio di percorrere. Ecco perché non mi trovo concorde con la presentazione del libro che, letta così, risulta fuorviante: non immaginatevi il grande dramma d'amore, un racconto Shakespeariano strappalacrime e strappacuore. La Corella ci ha dato pochissimi elementi per farci concentrare su questa parte della storia che, quindi, passa in secondo piano comparata al resto. Fatta questa precisazione, ritengo “Terra di Nessuno” come uno dei migliori racconti nel catalogo de La Mela Avvelenata Bookpress, almeno quelli letti fino ad ora. Anzitutto, non lascia nulla in sospeso. Non rimane in superficie includendo situazioni che, trattandosi di un racconto, non avrà mai il modo di sviluppare: anzi, la Corella include pochi personaggi e poche vicende ma centrate nella comprensione del messaggio che si vuole trasmettere al lettore. Basta con la paura, è giunto il momento di vivere liberi. Scorrevole, sulla scia del keep it simple: frasi brevi, linguaggio non troppo basso ma nemmeno troppo aulico, veloce nel ritmo. Ecco un racconto essenziale, che non lascia spazio all'eccesso e che, anzi, coltiva il suo esatto opposto. Talvolta, per colpire il lettore, basta la potenza di un'idea: l'abbellimento dell'immagine è soltanto rumore.
Che dire amici: un racconto che merita di essere letto.
Voto: 4 mele

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