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Le letture della Fenice - RECENSIONE - Un bacio dagli abissi

Creato il 09 ottobre 2012 da Lafenice
Le letture della Fenice - RECENSIONE - Un bacio dagli abissi
Un Bacio dagli Abissi di Anne Greenwood Brown Mondadori Chrysalide uscita: settembre 2012 pp 295 16€
Contiene piccole particelle di SPOILER
Dal giorno in cui Calder e Lily si incontrano sulle sponde del Lago Superiore, niente é più come prima. Abituato ad ammaliare le ragazze con il suo sorriso, Calder crede che conquistare Lily sarà un gioco da ragazzi. Ma si sbaglia. Lily non è come le altre, adora nuotare e scrivere poesie, e fin dal primo istante capisce che le leggende del lago, che parlano di feroci sirene e di crudeli tritoni affamati di emozioni degli esseri umani, potrebbero avere un fondamento. Lo legge negli occhi di Calder, che dicono più di mille parole e celano un segreto inconfessabile: lui e le sue sorelle sono emersi dagli abissi per vendicare la morte della loro madre. Ma vicino a Lily, poco a poco, Calder richia di perdere di vista la sua missione...
Le letture della Fenice - RECENSIONE - Un bacio dagli abissi
Le letture della Fenice - RECENSIONE - Un bacio dagli abissi Ed ecco che sbarca sul Diario della Fenice che ha fatto più discutere in questo periodo, il mondo dei blogger letterari: “Un bacio dagli Abissi” di Anne Greenwood Brown, al suo esordio narrativo. Esordio che, tutto sommato, ho apprezzato, pur non avendolo oggettivamente trovato esaltante.
La storia è molto carina -  in alcuni punti di più rispetto che in altri - ma, nella sostanza segue una sua evoluzione e ci conduce ad un epilogo – ahimé - minimamente sofferto ed un tantino da “amaro in bocca” (cercherò di tenere la bocca cucita in merito in modo da evitare spoiler troppo gravi!). Efficace l'idea delle “Sirene” viste come creature tristi e sull'orlo del baratro della depressione, che uccidono gli esseri umani per rubarne le emozioni e sperimentare, anche se solo per qualche istante, sentimenti che non riusciranno mai a provare: visione molto romantica, nella sua drammaticità. Meno innovativa e molto più Twilight, invece, l'idea che un Tritone (aborro il termine “Sirenetto” usato molto spesso nel libro) possa smettere di uccidere andando contro la sua natura – ed evitando di impazzire – perché incontra l'amore – umano – della sua vita ed inizia a “completarsi” con l'amore totalizzante che questa prova per lui.. Imperdonabile caduta, overdose da miele. Ho apprezzato i capitoli del “Corteggiamento”: li ho trovati divertenti e fondamentalmente in linea con la realtà. La protagonista non cede immediatamente al fascino del bell'ombroso, venuto da lontano che non si cambia mai i vestiti ma che la riempie di complimenti.. un passo in avanti nell'universo young adult in cui i protagonisti normalmente, dopo le prime pagine, si trovano prede di un amore incontrollabile e violento. Come vi ho già accennato, l'epilogo mi ha lasciato con l'amaro in bocca: un po' troppo banale, troppo veloce, non così “decisivo”.
Il ritmo del romanzo, grazie a capitoli brevissimi – anche di 3 pagine – è velocissimo. Proprio questo mi ha fatto immaginare “Un Bacio dagli Abissi” come un “racconto lungo” piuttosto che come un vero e proprio romanzo (normalmente apprezzo i libri dal ritmo serrato, ma qui è un pò troppo esagerato!)

Le letture della Fenice - RECENSIONE - Un bacio dagli abissi

L'Autrice

La suddivisione dei capitoli, poi, è del tutto “particolare”: non avviene quando una scena si conclude, per segnalare uno stacco tra una situazione ed un'altra, ma avviene.. Ecco, non ho ben compreso questo criterio di suddivisione. Avrei preferito una maggior profondità, e quindi una maggiore indagine dell'autrice rispetto situazioni da lei stessa messe in essere ed un minor numero di capitoli, in modo da compattare l'intera storia.
La scrittura, pur essendo priva di incredibili virtuosismi, è scorrevole e piacevole.
Insomma: molto più efficace la prima parte rispetto alla seconda, è un libro che, oggettivamente, presenta qualche debolezza di troppo, ma, nel suo complesso raggiunge il suo scopo, quello di intrattenere. Non dimentichiamo che abbiamo davanti l'esordio di questa scrittrice: avrà modo di migliorarsi e perfezionarsi. La base c'è.
Voto: 2 mele e mezzo!  

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