Le lezioni di Sunrise per le donne “brave bambine”

Da Mercuriomalamute @mercuriomalamut

Sunrise, la cucciola di Golden Retriever qui a fianco, pur avendo quasi cinque mesi, è una signora farabutta di prima categoria e non lo dico in senso negativo, ma con sincera ammirazione delle sue tecniche di resilienza.

Più passa il tempo, più vorrei chiederle delle ripetizioni in materia di determinazione, volontà, difesa personale, competitività, saggezza e intraprendenza. Davvero, non sto scherzando!

Potrebbe tenere delle lezioni full time a tutte le donne come me, che hanno imparato sin da piccole a fare le “brave bambine” e che poi, per necessità, si scoprono a dover imparare a mostrare i denti per proteggere un territorio intimo o reale, partendo dal riconoscimento della rabbia come movimento attivo verso il cambiamento. La rabbia, infatti, non è un mostro per partito preso: è una spinta a migliorare qualcosa. Mi trovo a modificare la mia vita a 360° e Sunrise, osservarla, mi spinge a pormi molte domande.

Sunrise è una che ha ben chiaro cosa vuole, come, con che tempi, per quanto, in che modo, dove. Sa come ottenerlo e sa, soprattutto, quando delegare a Mercurio l’onere di chiedere quello che lei vuole. In sostanza, ordina al lupo di fare il “lavoro sporco” e ne trae beneficio (come, per esempio, mangiando un bocconcino anche lei quando siamo a cena – lo so, non si dovrebbe e via dicendo, ma ormai mi conoscete. Sono piuttosto allergica a questo tipo di mondo). Sunrise sa “sfilarsi” quando è necessario, lasciando che la “colpa” ricada sul Malamute, anche se la marachella l’ha combinata lei (noi lo sappiamo e ci comportiamo di conseguenza nel redarguirla). Sunrise è cresciuta con Mercurio, una scuola davvero importante per una creatura di pochi mesi, che sin da subito ha dovuto imparare le strategie per proteggere i suoi “averi”. Mercurio, infatti, quando lei era più piccola, aveva la tendenza a rubarle giochi, legni e bastoncini per pulirsi i denti. Sunrise è cresciuta imparando le tecniche per non farsi fregare dall’astuzia del lupo. Ciò significa che, se lei è su un legno, un grissino, un gioco, una qualsiasi cosa che sente come “sua” e ora Mercurio prova ad impossessarsene, mostra i denti e fa sentire la sua voce (e che voce!), senza alcun timore di apparire aggressiva, esagerata o.. poco “brava bambina”. Noi la correggiamo se esagera o se reagisce “male”: deve pur sempre essere guidata e aiutata a gestire le emozioni, trovando un equilibrio positivo. Mercurio a volte torna sui suoi passi ed è anche successo che, qualche volte, si sia messo a pancia all’aria davanti a lei, durante alcune “colluttazioni” di gioco per il possesso di un tocco di legno. Il boss è la belva, in quei casi, anche se Mercurio è sempre un punto di riferimento cruciale per la piccola. Con lui a fianco, lei affronta il mondo a cuor leggero.

Sunrise conosce l’arte della seduzione, la mimica teatrale e prende le misure delle persone in un batter d’occhio. Sa, per esempio, che gli occhi dolci, da piccola cucciola triste, portano coccole e cibo con alcuni; sa che uno scodinzolio porta gioco con altri; sa, ancora, che le orecchie abbassatissime e l’espressione del tipo: “Lo prometto, non lo farò più” le garantiranno un abbraccio pressoché immediato, in certe occasioni anche con me. Sa, ancora meglio, quando una “sculettatina” e una smorfia svenevole al momento giusto, manipolano Mercurio, il quale, avvolto dal suo fascino sensuale, lascia qualsiasi cosa per lei, cadendo ai suoi piedi come una pera cotta, lupo o non lupo che sia. Lei è consapevole di essere bellissima e non ha paura ad utilizzare la sua bellezza e il suo essere femmina per raggiungere uno scopo. E’ spietata. Inoltre, oltre ad essere bella è anche intelligente, ricettiva, percettiva.

Oggi, mentre prendevo il sole tenendo d’occhio i due bufali, che giocavano come matti sulla spiaggia sassosa, mi sono resa conto che, per arrivare ad essere come Sunrise, le persone che scelgono la terapia psicologica come percorso individuale rischiano di passare anni chiuse nello studio di un terapeuta. Anni per cercare di capire se è giusto o meno mostrare, per esempio, la rabbia, reagire con aggressività positiva alle invasioni degli spazi, alle violenze fisiche o verbali (o sessuali); anni per capire che è giusto rispondere a tono e con fermezza quando qualcuno si permette di insultare senza un perché la propria persona, solo per il gusto di farti deliberatamente del male, anche in pubblico, provando piacere e cercando la risata sulle tue spalle. Anni per capire che chiedere è lecito, che è possibile essere accolte e accettate. Anni per modificare le strategie di sopravvivenza, che limitano la vita, in capabilities pro attive, in grado di incrementare le proprie esperienze positive. Anni per permettersi di usare il proprio corpo come strumento per migliorare la propria vita, senza doversi giudicare come donne di malaffare oppure qualche altro giudizio intransigente per il semplice e banale fatto di sentirsi desiderabili o belle, senza vedersi sminuite nella propria intelligenza o integrità religiosa se, per una volta, il lato estetico, goliardico, sensuale sbuca dal bourqua invisibile che tantissime di noi indossano con convinzione ogni giorno della propria vita. Sunrise è una farabutta, che sa dosare perfettamente le sue forze, che non si strugge per ottenere approvazione e, soprattutto, ha una marcia in più: non ha nel cuore un cratere di bisogno d’amore.

Lei ha avuto una famiglia alle spalle, cosa che a Mercurio è mancata sin da subito e la differenza si vede ogni giorno. Sunrise è rimasta 70 giorni con la mamma, le zie, le nonne, i fratelli e questo vuol dire tantissimo. Ha uno stile d’attaccamento sicuro e non è mossa da una voragine di bisogno, come accade per Mercurio che, come sapete, è stato tolto troppo presto dalla mamma e ha perso subito il beneficio degli insegnamenti del papà. Sunrise è una cagnolina sicura dei suoi mezzi, del suo valore, delle sue capacità. Sa perfettamente che cosa può fare e che cosa può aspettarsi dagli altri e riconosce i suoi limiti, rispettando con assoluta intelligenza le sue paure e fragilità, oserei dire quasi con saggezza, lasciandosi il tempo di affrontarle. Quante donne possono trarre forza da tutto ciò, nella vita reale?

Ora, senza fare un discorso proiettivo oppure retorico sul “quanto fa bene avere un cane”, vorrei dire solo una cosa: guardando Sunrise mi sono resa conto che vorrei essere come lei. Vorrei riuscire a tirare fuori i denti quando è necessario, ringhiando se è il caso, per mettere in fuga i male intenzionati e/o per difendere qualcosa a cui tengo molto. Lei ha molto da insegnare sulla gestione delle risorse, del tempo, degli impegni, del relax. 

Entrare in relazione con lei significa trovare un qualcuno disposto a darti tutto l’amore del mondo, ma anche a metterti in crisi, se necessario. Per questo mi piace: perché, nonostante il suo essere quello che molti definiscono un “cane tradizionale”, non lo è. Niente di tutto ciò che fa è “tradizionale”. La differenza è il “come” lo fa, la personalità che ci mette dentro, i motivi che la spingono ad agire in un modo piuttosto che in un altro. Molti mi hanno detto che, siccome ho preso una Golden Retriever, non amo a sufficienza la razza dei cani nordici (e l’Alaskan Malamute in particolare) e, per me, questa è pura e sincera follia da curare con farmaci potenti. La diversità del Malamute e del Golden mi stanno rendendo una persona migliore, proprio grazie ai contenuti diversi che portano nella mia vita. Amo la loro diversità, amo le loro somiglianze e sono felice di potermi sperimentare con qualcosa di diverso da un solo-Malamute o solo-Golden. Sunrise, in questo, è un’alleata eccezionale. Le sue lezioni giornaliere risvegliano in me “voci” spente da troppo tempo. Per questo, ogni giorno, le dico: “Sono felice che sei con me”.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :