Nella lingua armena esistono alcune tracce di quella pelasgica che possiamo capire soltanto tramite la lingua albanese. Gli Armeni chiamano se stessi H`aï. Risulta, da iscrizioni risalenti ai tempi di Dario, che essi si chiamassero Arminiya; i Greci trasformarono tale nome in Armenioi.
La copertina del libro
L’alfabeto armeno risale al V secolo d. C. È stato ideato da Mesrop Mashtots e contiene trentasei lettere che sono una parziale imitazione delle lettere greche. La lingua armena antica si chiamava grabar; era la lingua classica con la quale è stato tradotto il Vangelo ed è la stessa usata anche nelle opere del vescovo Eznik de Kolb. Inoltre, la lingua armena è stata influenzata dalla lingua iraniana. Dal Medio Evo, la letteratura armena inizia ad arricchirsi con opere di diverso genere, soprattutto di teologia.
Le somiglianze con la lingua albanese sono soprattutto sul piano della sintassi; il plurale, nella lingua armena, si forma con i suffissi er, eri, che ritroviamo nel dialetto tosco nell’Albania del sud.
Armeno
Albanese
Italiano
A-dam
Dham (ghego), dhëmbi (tosco)
Dente
Cikh
Çikë
Poco
Dzà-kou`m
Zakon
Usanza
Erthal, yer-tal
Erdha
Sono venuto
Gess
Gjysmë
Metà
Gtanem
Gjetëm
Abbiamo trovato
Gou`r-dz`k
Gjoks
Torace
H`atz
Haze, bukë e bardhë - hasëll
Pane bianco - fresco
Hi-mar
I marrë
Pazzo
Jar
Zjarr
Fuoco
Kè-ch
Keq
Male
Lat-tz’i
Lot (i zi)
Lacrima
Yem
Iam (jam)
(io) Sono
Y’én
(Ianë) janë
(essi) Sono
Li-tsh
Liqen
Lago
Me-dz
Madh
Grande
Bo-tsh
Bisht
Coda
Tz-aï-n
Za, zani (ghego)
Voce
Tze-mer
Dimër
Inverno
U-kh-da
Udha
Via, strada
Liberamente tratto dal libro, Albanie ou l'incroyable odyssée d'un peuple préhellénique dell’autore Mathieu Aref
Traduzione dall’albanese di Elton Varfi