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Le locuste - capitolo iii

Creato il 27 giugno 2011 da Ciro_pastore
Gli uomini politici sono come la carta moschicida, attirano insetti di ogni genere, tutti desiderosi di spiaccicarsi su quel materiale colloso che li renderà incapaci di movimenti. David viveva dietro le quinte di quel palcoscenico unto e scivolo, fatto di intrighi, agguati, congiure e ribaltoni. Ogni giorno vedeva passare decine di dirigenti di aziende pubbliche con la voglia di mettere a disposizione il loro piccolo potere per ambire ad alti incarichi. A ruota seguivano piccoli politici locali che si genuflettevano al loro Signore come un satrapo all’Imperatore. Non mancavano frotte di medici incapaci in cerca di un immeritato primariato da scambiare con posti in corsia. E che dire di decine di giovani donne pronte ad immolarsi per una consulenza professionale, un incarico qualunque da inserire in curriculum penosi. Per tutti c’era un momento di ascolto, una parola di luce, una bieca speranza ad illuminare le loro giornate penose. Il Signore è assiso dietro la sua enorme scrivania ed ascolta fingendo di compenetrarsi del problema, dispensando sorrisi e parole di umana comprensione. Le richieste sono le più varie, alcune davvero irrealizzabili, ma a nessuno si fa notare la loro insensatezza. Anzi, maggiore è l’improponibilità dei desideri e maggiore è la magnanimità verbale che accompagna l’ascolto, quasi a voler garantire che i miracoli laici sono più frequenti di quelli religiosi. I tantissimi miracolati che affollano la corte del Signore, ne sono la prova evidente. David aveva misurato con precisione il tasso di sviluppo dei questuanti, questi erano direttamente proporzionali al numero di voti raccolti ad ogni tornata elettorale. Il potere si alimenta del suo stesso potere in ciclo virtuoso che assumeva connotazioni sempre più infernali. Gironi danteschi fatti dei peggiori vizi umani, ricoperti da vestiti griffati.
Il 9 maggio 2011 - sì proprio poche settimane fa - David riceve un sms da Nanni, dopo quasi un anno che non si sentivano.– Ti ho molto amato e non ho mai finto a differenza di te che mi hai riempito di balle… Mi fidavo tanto di te. Sei un essere che non merita nulla. Spero che ti colpisca tutto il male del mondo. Tanto nessuno ti piangerebbe. – queste alcune frasi scritte con rabbia. Nei giorni precedenti si eravano incontrati per caso e lei lo aveva guardato, con sdegno, ma lo aveva guardato. David l’aveva provocata con sms indisponenti e lei aveva risposto, come sempre. Nei tre anni di frequentazione le loro schermaglie erano continue, centinaia di sms con frasi erotiche ma anche con insulti incredibili, dall’una e dall’altra parte. Ma dopo mesi di totale silenzio era interessante leggere parole ancora cariche di tanto strano livore.Sentite cosa scrive Nanni a David il 13 maggio 2011, ore 8:47 – Sì hai ragione mi devo vergognare, ma sai di cosa? Di aver amato uno squallido come te. Ti ho sempre parlato di tutto mi sono confidata e tu? Hai messo in mezzo tutta la mia famiglia. Che razza di uomo 6?.Certo frasi dure ma che lasciano intendere che David ha lasciato il segno. Molto meglio tutto quell’odio che le frasi finte che scriveva ai tempi d’oro. David conserva tutto per deformazione professionale. Ogni sms, ogni e-mail, ogni foto, ogni registrazione video o audio, può diventare un giorno un’assicurazione sulla vita. Lo fa nel lavoro e nella vita privata. Accumula documenti, raccoglie dati, informazioni. Tutto servirà prima o poi.
I suoi incontri clandestini, per esempio, si svolgono in squallidi alberghi a ore. Lì si consumavano i suoi incontri con Nanni e con tutte le altre che contemporaneamente popolavano la sua delirante vita. Posti dai nomi evocativi come MINI ALBERGO o SOUVENIR, in cui compiacenti tenutari non registravano le visite e dove lui acquisiva immagini da archiviare come scalpi da esibire. Anche in auto piccole telecamerine ben camuffate immortalavano eventi che nessuno avrebbe mai confermato ma che la dura legge della memorizzazione digitale salvava per l’eternità. Anche gli incontri professionali erano ben memorizzati e catalogati. Esistono smartphone che garantiscono registrazioni audio quasi professionali, anche tenendo l’apparecchio in tasca. Prodigi della tecnologia.
n. b.: per leggere i capitoli precedenti consulta il sommario qui a lato

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