Le mani del centrodestra anche sulla nuova galleria d’arte contemporanea, oltre al Crac! Jane Alquati onnipresente!

Creato il 04 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

E noi che eravamo lì entusiasti, a esultare come idioti…. poi guarda un po’, dai un’occhiatina qua e là, senti un amico,

Francesca Rizzardi. Auspichiamo la sua libertà d’azione di tutti gli artisti, la Kultura doveva aver fatto il suo tempo

senti un’amica e chi spunta fuori dal cappello a cilindro, o se si vuole dal profilato d’acciaio? Jane Alquati! Sempre lei, peggio di Fantomas, che fa l’assessore alla Kultura, alla maniera sovietica, pur avendo la delega alle politiche giovanili. Per il caos che domina l’universo: queste sono tecniche d’allevamento del sotto-uomo, se vogliamo baloccarci con le citazioni! Invece vogliamo stare seri, per quanto venga da sorridere di fronte a una città su cui la politica e i gruppi economici di potere, che si ritengono al di sopra dell’etica pubblica (sarà nel cielo stellato ma esiste ancora), impazzano ovunque.

Basta leggere il curriculum di Francesca Rizzardi, che gestisce la galleria con Luca Cigola, ed eccola dipendente del Comune di Cremona, servizio Politiche giovanili. L’assessore Alquati si infiltra ovunque, come l’acqua (privata). Con quale obiettivo? Dove mira essa? Al museo del violino, alle iniziative di Arvedi? Per Arvedi già si pronunciò anni fa a Crotta D’Adda, dove in consiglio comunale la maggioranza del suo centrodestra (sindaco Libero Biacca) votò sì alla discarica dell’industriale.

Pur avendo vissuto a Cavatigozzi, di Cavatigozzi e dei suoi problemi non parla mai. “Non è mia competenza” è il solito ritornello di tutti i venti assessori cremonesi del centrodestra (un numero spaventoso: ci sono fior di imprese con meno dipendenti). Ma neanche a Crotta D’Adda aveva competenza.

Che cosa c’è di libero nella cultura cremonese? Bisogna passare per il consenso del politico di turno, come al solito, di destra o di sinistra. Si chiede alla prossima amministrazione di cambiare.

Per ora nel centrodestra c’è una corsa al legame privilegiato con Arvedi, con le sue mirabolanti iniziative, costose, qualificanti, ma occorre una città intorno, un progetto qualificato. E dov’è? Sotto l’adulazione non c’è niente di visibile. E’ scorretto verso gli elettori e i cittadini che hanno diritti a capirci qualcosa senza trasformarsi in detective.

La curiosità è che c’è chi protesta: non è una novità per Cremona la galleria d’arte contemporanea, come Dino Ferruzzi su Atribune il 12 settembre. Un lungo intervento, leggibile cliccando qui, datato 12 settembre e ripreso oggi anche da www.Cremonaoggi.it.

Dino Ferruzzi, guarda un po’, parla del Crac (Centro ricerca arte contemporanea) che agisce in collaborazione con l’assessorato Alquati. Dunque il gallerista Cannaviello cala da Milano a Cremona, ma con la collaborazione dell’assessorato Alquati, mentre un’altra associazione alquatesca protesta: noi ci siamo da prima, lavoriamo sul territorio da tempo per l’arte contemporanea. Massima simpatia per gli artisti, ma li vorremmo più liberi. Lo sguardo dei politici sull’arte non piace. Poi c’è l’indutriale in agguato, e a noi la beneficenza non piace. Ecco l’intervento di Dino Ferruzzi:

Il CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea è un’associazione non profit attiva dal 2003 all’interno del Liceo Artistico Statale “Bruno Munari” di Cremona, si configura come un
progetto che tenta di coniugare e saldare la pratica didattica con la ricerca delle arti visive. Il Centro è nato con l’obiettivo di dare vita a uno spazio-scuola sperimentale, uno strumento
didattico di “prassi in formazione” con lo scopo di esercitare modelli educativi alternativi in un clima di partecipazione attiva e condivisa. Dal 2011 il CRAC cura il progetto Arte contemporanea e territorio in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Educative, Giovanili e della Famiglia del Comune di Cremona. Il Centro è dotato di due spazi espositivi, è consorziato con B.goLoretoSP/othervision. Si organizzano corsi di aggiornamento e formazione, progetti
didattici, workshop, percorsi di formazione utili a stagisti che vogliono occuparsi della conduzione e dell’organizzazione di uno spazio non profit. Il Centro è dotato di un archivio e sta
attivando una biblioteca specializzata.

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