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Vedere "Le mani sulla città" di Francesco Rosi nel 2011 a poche settimane dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Napoli...è un atto di coraggio. L'ho rivisto stamane su Rai Tre, di buon mattino, con quella concentrazione che solo il risveglio dalla dormita domenicale può darti. La prima frase in mente è banale, ma vera. "Non è cambiato niente". Mia madre ed io abbiamo ripetuto queste parole decine di volte durante l'insolita visione domenicale del film, tra un caffè (il suo) e un tè con miele ed un'aranciata (per me che sono raffreddata). Il film in sé è un capolavoro. Oro per gli occhi e per lo spirito. Un tempo si "faceva" qualità e questo, nonostante i tempi magri attuali, lascia comunque ben sperare sul potenziale umano. L'amarezza invece è collegata alla consapevolezza dell'assenza, attualmente, di un regista....lo vogliamo definire..."palluto", passatemi il termine, capace di fare un film della stessa portata de "Le mani sulla città", adesso. Eppure il materiale non manca. E non mancano i talenti visionari. Penso a Paolo Sorrentino (in bocca al lupo per Cannes...) e a Matteo Garrone (alle prese con i preparativi per il nuovo film...che sarà girato tra Napoli e provincia tra l'altro). Rosi, nel '63, raccontò e denunciò con una lucidità estrema ciò che stava accadendo di scandaloso in quegli anni a Napoli, in primis i legami affaristici tra imprenditoria senza scrupoli e politica assetata di potere che hanno avuto, tra le varie conseguenze, quella del deturpamento urbanistico di una città meravigliosa. Il film è asciutto, ma di una potenza incredibile. La sceneggiatura è l'ossatura solida di un'opera che anche esteticamente ha molto da dire. Rosi è un regista scrupoloso e attento, dosa bene immagini e sonoro, in un mix che ancora oggi si può dire moderno. I giochi di luci ed ombre raccontano, infatti, anche meglio degli eccellenti dialoghi, un mondo, una città, un'epoca in perenne bilico tra estremi dilanianti: corruzione, malaffare, negligenze, mancanza totale di lungimiranza e saggezza. Gli attori, infine, e l'insieme di figuranti e comparse sono anch'essi scelti con acume, non lasciando nulla, neanche un'espressione in secondo piano, al caso.Il dvd dovrebbe essere in ogni casa di un napoletano. Purtroppo.
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