Di fianco alle Ambrosia, l'altro giorno, c’era anche un bel contenitore colmo di Annurca campane. Piccole e rosse, hanno subito richiamato l’attenzione della piccola e onnipresente Biancaneve che c’è in me.
La Annurca e i miei cinque sensi: il test.
Vista.
E’ una mela piccolina, leggermente schiacciata. Il colore è di un bel rosso intenso, scuro, con sfumature che vanno dal rosso veneziano al rosso sangria, con qualche punta di vermiglione…
Disclaimer: confesso: sono sempre stata attratta dai colori e quindi ho deciso di non limitarmi a “rosso” per descrivere questa melina.
Inoltre, se tagliata a metà, svela una forma curiosa e sinuosa, quasi un morbido lato B.. E quindi l'ho subito sentita molto affine!
Tatto.
La buccia è lisca, ma non scivolosa. Al palpeggio la polpa è tenace.
Udito.
Nessun suono da rilevare, né al taglio né all'addentarla.
Olfatto.
Il profumo è dolce e piuttosto debole.
Gusto.
E' dolce. La polpa è farinosa, ma allo stesso tempo non asciutta, quindi risulta gradevole.
Buona cruda, migliore cotta, per me che non amo le mele farinose.
Per quel che mi riguarda il test ufficiale della mela è la mela cotta al naturale. Ho un pentolino, anche lui ufficiale, dove lascio sobbollire le mie mele tagliate a pezzettoni con tanta acqua quanto basta a coprirle per metà. Un cucchiaio di miele di acacia a fine cottura e stop.
La Annurca lo ha retto molto bene, anche con la buccia. Sì è cotta velocemente ed è rimasta morbida senza disfarsi. Qui trovate il sito ufficiale, per approfondire la conoscenza con questo piccolo frutto.