14 Novembre 2012
Chi mi conosce bene sa, altrettanto, bene quanto io pensi al Don Camillo cinematografico.
Mi sono rimaste impresse molte cose del Don Camillo cinematografico, anzi, forse, una sola che mi sembra, però, la più importante.
E’ il dialogo costante di Don Camillo col suo Crocifisso.
E’ un dialogo che pare interrompersi due volte quando Don Camillo viene mandato in esilio e quando vuole impedire il gemellaggio di Brescello con un paese russo facendo lo sciopero della fame.
Don Camillo torna dall’esilio; torna a udire la voce del suo Crocifisso dopo il ritorno a Brescello, torna a udire la voce del suo Crocifisso che gli dice: “Buon appetito!” convincendolo a cessare lo sciopero della fame.
Don Camillo non può fare a meno, in entrambi i casi, di chiedere al suo Crocifisso come mai non gli parlasse più.
Il suo Crocifisso gli risponde, prima: “Non ho mai smesso di parlarti, ma tu non mi sentivi perché avevi il cuore tappato dall’orgoglio!”
Gli risponde, poi: “Perché non udivo la voce di Don Camillo, ma quella del suo orgoglio!”
Luca Lapi