17 Ottobre 2013
Riflettevo, tempo fa, chiedendomi come mai il tempo futuro cominciasse col passato remoto “FU”.
Mi piace che continui col pronome personale “TU”, benché, spesso, non sia io o tu a determinare il mio ed il tuo futuro, ma mi colpisce, negativamente, che, ripartendo dal “TU”, si debba arrivare a formare il sostantivo maschile (toscano) “TURO” (tappo, turacciolo), come se, spaventati, si volesse impedire (se si potesse) al futuro di diventare, un giorno, “PRESENTE”!!!
Pecchio (all’anagrafe: Luca Lapi)